Cultura

Montanini a Castelfidardo

Tre serate con il comico che ha "destato" l'Italia, in questi giorni in tour. In scena con "Per quello che vale“

Montanini

CASTELFIDARDO – Giorgio Montanini è uno dei pochi rappresentanti della stand up comedy in Italia. Con la sua comicità graffiante sarà a Castelfidardo per tre serate.

Nel 2008 è entrato a far parte del gruppo “Satiriasi”, il primo esperimento italiano di stand up comedy. Nel 2011 ha portato in scena in diversi teatri italiani il suo primo spettacolo dal titolo “Nibiru” e, negli anni successivi, “Un uomo qualunque”. Nel 2013, nel programma di Rai 2 “#Aggratis!”, è stato ospite fisso nonché autore dei testi della trasmissione. Nel 2014 è stato il protagonista assoluto di “Nemico pubblico” su Rai 3, la sua prima trasmissione televisiva. Nello stesso anno, con tutto il gruppo di “Satiriasi”, ha riscosso grande successo di pubblico su Sky (“Comedy central”) con “Stand up comedy”, un programma innovativo che ha portato la stand up comedy in tv. Dato il successo, la trasmissione è stata confermata anche nel 2015. Sempre nel 2014, su Rai 3, ha curato la copertina satirica del talk show “Ballarò” in sostituzione di Maurizio Crozza e poi è stato nuovamente il protagonista della terza stagione di “Nemico pubblico”. Attualmente è impegnato in un tour che tocca diverse città italiane con il nuovo live “Per quello che vale” ed è ospite fisso di “Nemo – Nessuno escluso” su Rai 2.

Lo spettacolo secondo il suo autore:

«“Per quello che vale” è un titolo che lambisce appena il contenuto dei temi affrontati. Rappresenta molto di più: una riflessione. Una riflessione che l’artista fa sull’effettiva funzione della sua esibizione e del ruolo che un comico ricopre in una società. In questo caso, il titolo mette in guardia lo spettatore da ciò che andrà ad ascoltare. Un comico satirico non dovrebbe mai salire sul piedistallo, non dovrebbe pontificare e, soprattutto, sentirsi migliore di quello che denuncia. Un palco non dovrebbe trasformarsi in pulpito, lo spettacolo in comizio e il pubblico in partito.

In Italia, Paese in evidente crisi di identità, la figura del comico però viene elevata a punto di riferimento, a guru, a bocca della verità. Quello che pensa un comico e che poi diventa monologo assume proporzioni d’importanza imbarazzante; il comico diventa punto di riferimento politico sociale ed economico. Questa deriva populista non solo è profondamente sbagliata nell’essenza, è anche pericolosa. Il contenuto di uno spettacolo satirico è solo il personalissimo punto di vista del comico e, in quanto tale, totalmente opinabile. In Italia, invece, un comico viene preso sul serio, un politico viene preso a barzelletta. La satira in più di duemilacinquecento anni non ha mai rovesciato un governo, cambiato una legge, modificato un comma, aggiunto una postilla. I cambiamenti li fa la classe politica, classe politica eletta dai cittadini, ossia dal pubblico.

Non deresponsabilizzatevi attribuendo al comico la funzione che non ha, assumetevi le vostre responsabilità alle urne, il comico le sue le affronta sul palco. Guardate questo spettacolo sapendo che gli argomenti della satira sono gli stessi da sempre, un comico moderno non fa altro che attualizzarli e plasmarli sulla società che vive, ve li sbatte in faccia con violenza. Le parole di un comico penetrano in profondità le carni dell’anima e stimolano i nervi scoperti facendovi sussultare per l’imbarazzo ed esplodere in una risata liberatoria. Finito lo spettacolo potrete sentirvi un po’ meglio e tornare a vederlo oppure sentirvi disgustati e non tornare mai più. Finito lo spettacolo però non c’è altro. Finito lo spettacolo, potreste anche ripetere con gusto la battuta che tanto vi era piaciuta e riderne con gli amici, aggiungendo sempre la postilla: “Per quello che vale…”».

L’appuntamento è all’On stage venerdì 24 febbraio, sabato 25 (entrambi inizio ore 22.15) e domenica 26 (alle 21).

Ingresso 12 euro per una serata, 30 euro per tutte e tre le serate.

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