Cultura

Marche e Albania insieme per il teatro

Anche quest’anno, grazie al contributo della missione archeologica dell’università di Macerata, torna lo spettacolo all'interno del teatro romano di Hadrianopolis

Un momento dello spettacolo che segna la collaborazione tra l'univmc e l'Albania
Un momento dello spettacolo che segna la collaborazione tra l'univmc e l'Albania

MACERATA – Anche quest’anno, grazie al contributo della missione archeologica dell’università di Macerata in Albania, torna lo spettacolo all’interno del teatro romano di Hadrianopolis, restaurato e rifunzionalizzato dall’ateneo maceratese negli anni passati.

«Si tratta del quarto evento inserito all’interno della rassegna “Sul sentiero di Adriano”, che insieme alla Regione e all’Associazione Sferisterio abbiamo ideato e sperimentato nel 2006, 2010 e 2012 ed è la prima volta che l’iniziativa parte dalla comunità locale», spiega il responsabile della missione archeologica Roberto Perna. Ad andare in scena è stata, infatti, la tragedia dedicata al re dell’Epiro “Pirro” dell’autore albanese Ethem Haxhiademi. Erano presenti, tra gli altri, anche il Console Onorario d’Italia ad Argirocastro Teodor Bilushi, con il quale Unimc collabora da anni nell’ambito delle attività di recupero e restauro archeologico nella regione di Argirocastro, e il console di Valona Luana Micheli.

In questo modo il monumento, come nell’antichità, torna ad assumere un particolare significato sociale e culturale per il territorio. Fu Adriano infatti, nel fondare la nuova città di Hadrianopolis, probabilmente passando in questa zona nel corso di uno dei suoi viaggi, a volerla dotare di un edificio degno di un centro urbano nell’ambito del quale il teatro è da sempre deputato a svolgere, tra le altre, la primaria funzione di luogo di convergenza comunitaria. «Riutilizzare l’antico edificio romano – prosegue Perna – significa, perciò, garantirne la tutela a lungo termine, restituire ad esso la sua originaria funzione, ripercorrere la strada che Adriano, imperatore amante della Grecia e della sua cultura, ci indica nel suo sogno universale».

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