Cultura

Loreto come Santiago

Tradizione e innovazione. Queste le parole chiave del progetto "Cammini lauretani". Premiati inoltre tre giovani, vincitori del concorso di idee sul rosario

La tavola di oggi al convegno sui Cammini lauretani

LORETO – Loreto come Santiago di Compostela con il progetto dei “Cammini lauretani”: un polo attrattivo anche per un target non religioso ma attento ai temi del benessere psico fisico, della spiritualità, della cultura e dell’ambiente.

Nato nell’ambito del Distretto culturale evoluto, il progetto ha chiuso stamattina, 8 marzo, a Loreto i suoi tre anni di lavoro con un’iniziativa dedicata al contributo innovativo che i giovani possono offrire allo sviluppo dell’impresa marchigiana e in particolare dell’artigianato di culto religioso.

L’ispirazione parte dal valore della spiritualità lauretana come leva per lo sviluppo del territorio. Il progetto, di cui il Comune di Loreto è capofila e la Camera di Commercio è partner, punta anche, sempre a partire dal culto mariano, alla valorizzazione del turismo e al rilancio dell’artigianato locale di qualità nel merchandising religioso: per questo è stata sponsorizzata una gara di idee tra giovani designer marchigiani perché immaginassero il nuovo rosario lauretano.

Focus della giornata di oggi è stato l’innovazione dell’oggetto di culto e la sperimentazione di un approccio nuovo sul tema del rosario lauretano. Giorgio Cataldi, presidente della Camera di Commercio di Ancona, ha avuto l’onore di premiare Riccardo Mazzuferi, 26 anni di Montefano, Vincenzo Franchino, 31 anni di Macerata e Monica Pomili, 28 anni di Grottammare, i progettisti che hanno raccolto la delicata sfida: proporre innovazioni del rosario lauretano nel rispetto del suo profondo significato religioso e spirituale, innovazioni capaci di rimettere al centro della creazione il lavoro artigiano utilizzando le nuove tecnologie per meglio competere con le produzioni di massa dei mercati orientali.

L’iniziativa è stata realizzata anche in partenariato con Confartigianato Ancona, Confartigianato Macerata, Cna Ancona, Fondazione Vaticano II e Fondazione Mastrocola, con il patrocinio della Delegazione della Santa Casa di Maria di Loreto e di Anci Marche. L’esposizione è stata curata dalla Pro loco “Felix civitas lauretana”.

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