Cultura

«L’arte si insegna. E si impara»

Ragionamenti e riflessioni su talento, creatività, simbologia ed espressività con Elisa Latini, fondatrice dell'associazione artistica Camaleonte di Jesi

Elisa Latini, autoritratto

JESI – «Una poesia tradotta in un gesto». L’arte è questo per Elisa Latini, fondatrice assieme ad Andrea Silicati dell’associazione artistica Camaleonte. Ma è anche «un continuo e assiduo lavoro con se stessi, nonché un mestiere, una scelta di vita e un sogno realizzato». E non solo. Da ben dieci anni, grazie proprio all’associazione, “educa” adulti e bambini insegnando le arti figurative (la scultura, in particolare). «Siamo nati proprio con il desiderio di condividere un sistema educativo di immagini e valori plastici, volto allo stare insieme e al conoscersi attraverso la propria creatività e alla condivisione di essa con gli altri – spiega Elisa Latini -. La didattica creativa diviene strumento per crescere come individui e come società. L’arte ci accompagna, le persone interagiscono con il sistema creativo facendo sì che la loro mente divenga elastica e capace di collegamenti nuovi e nuove visioni trasversali. Piacere, autostima e gratificazione sono le parole chiave. Molti vogliono semplicemente imparare tecniche, imparare a disegnare, scoprire i materiali e i colori. Altri vengono perché riconoscono il bisogno personale di crearsi un’oasi di pace lontano da tutto e tutti, lontano da ritmi e strutture quotidiane ed istituzionali, cercano insomma un tempo per loro stessi e per la loro intimità. Altri si conoscono e si scoprono attraverso lo sfogo sano delle loro frustrazioni tradotte in segni istintivi e indecifrabili, che fuori dalla nostra oasi vengono solo considerati scarabocchi».

L’arte, quindi, si può divulgare, ma si può pure apprendere. «Certamente essa si insegna e ci vogliono competenze e studi continui per farlo – rimarca Elisa Latini -. Ma l’arte si impara anche, a qualunque età, basta la volontà di mettersi in discussione e la dedizione nel provare, nello studiare, nell’accettare gli insuccessi e crescere grazie a essi. L’arte, come tutto quello che descrive, è un flusso di simboli che lega l’uomo alla sua storia, un ponte su cui far transitare informazioni, una grande maestra di vita e di possibilità. È il vedere dove gli altri non vedono e condurli a scoprire ciò che all’artista si è rivelato».

Lo strumento per fare ciò è la creatività, «un dono insito nella natura umana, presente in ciascuno di noi – sottolinea Elisa Latini -. La creatività esige una intelligenza pronta ed elastica, una mente libera da preconcetti, disposta a imparare ciò che gli serve in ogni occasione e a modificare le proprie opinioni quando se ne presenta una migliore. L’individuo creativo è quindi in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall’allargamento della conoscenza in ogni campo».

Cos’è, dunque, l’arte? «È un percorso che si inizia e mai si finisce, sempre in evoluzione – osserva ancora la fondatrice dell’associazione Camaleonte -. È una continua scoperta che educa alla bellezza, all’impossibile, al piacere del lavoro, ad abitare gli spazi, al senso critico e al libero arbitrio, alla conoscenza e al confronto con se stessi e con gli altri. Ecco perché, come associazione, vogliamo continuare a crescere e contagiare di arte e cultura quante più persone possibili».

Sabato 25 e domenica 26 febbraio, presso le Mura di Valle a Jesi, l’associazione Camaleonte festeggia i dieci anni di attività con esercitazioni e mostre.

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