Cultura

L’arte in versi

A Palazzo dei convegni di Jesi è andata in scena la VI edizione del Premio Nazionale di Poesia fondato e presieduto dal poeta e scrittore Lorenzo Spurio e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe

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La Commissione di Giuria della scorsa edizione del Premio

JESI – Si è svolta ieri pomeriggio (sabato 4 novembre) la premiazione della sesta edizione del premio nazionale di poesia “L’arte in versi” fondato e presieduto dal poeta e scrittore Lorenzo Spurio e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi con il patrocinio morale di Comune, Provincia e Regione.

Ad allietare la serata è stato il Maestro Massimo Agostinelli che ha lasciato spazio agli interventi di Susanna Polimanti (Presidente di Giuria) e i membri della Commissione di Giuria che negli scorsi mesi hanno letto oltre mille componimenti pervenuti per le varie sezioni da ogni parte d’Italia e anche da alcuni paesi stranieri. La sezione poesia in lingua italiana vanta un podio tutto pugliese: al primo posto la foggiana Valeria D’Amico e a seguire Alessandro Lattarulo di Bari (2° posto) e Tina Ferreri Tiberio di San Ferdinando di Puglia (3° Posto).

Il Premio Speciale “Trofeo Euterpe” è stato attribuito al poeta calabrese Angelo Canino con la poesia dialettale in acrese “Aleppo”. Per la sezione poesia in dialetto i vincitori assoluti sono risultati Luciano Gentiletti di Rocca Priora (Roma) al primo posto, Giampaolo Ricci di Treia (Macerata) al secondo, seguiti da Armando Maiolica di Trentola Ducenta (Caserta). Per la sezione haiku: Eufemia Griffo di Settimo Milanese seguita da Lorena Gino di Ventimiglia e Maria Laura Valente di Cesena. Per la sezione critica poetica il podio è stato raggiunto e conquistato da Lucia Bonanni di Scarperia/S. Piero a Sieve (Firenze) con un saggio dedicato agli scritti di Dino Campana; a seguire Raffaele Guadagnin di Feltre (Belluno) con un testo dal titolo “Carla e i Novissimi” e poi Maria Grazia Ferraris di Gavirate (Varese) con un approfondimento su una poesia di Marina Cvetaeva.

La Commissione di Giuria, presieduta da Susanna Polimanti, era composta da esponenti del panorama culturale italiano contemporaneo come Michela Zanarella, Valentina Meloni, Alessandra Prospero, Emanuele Marcuccio, Stefano Baldinu, Giuseppe Guidolin, Vincenzo Monfregola, Antonio Melillo, Francesco Martillotto. Premi Speciali ai poeti Massimo Vito Massa di Bari (Premio Speciale “Le Ragunanze”), Fabiano Braccini di Milano (Premio Speciale “Centro Insieme”) e Gaetano Catalani di Ardore Marina – RC (Premio Speciale “Verbumlandi-art”). Il Premio speciale del Presidente di Giuria alla poetessa savonese Rita Muscardin, autrice della lirica “Ha mani invisibili la morte”. Come da tradizione il Premio ha deciso di conferire i Premi Speciali “Alla Memoria” a due intellettuali rimarchevoli della scena poetica italiana del Secolo scorso.

Quest’anno tali riconoscimenti sono andati alla poetessa popolare messinese Maria Costa (1926-2016): «Un riconoscimento sentito e doveroso a una voce distinta e corale, che ha parlato delle tradizioni mitiche e popolari della gente di Messina descrivendone con immensità il fare pratico, la vita di
mare e un’età ancorata a modelli di vita ormai lontani ma che si ha necessità di ricordare e rivivere. La voce della Costa ha vergato pagine di autenticità lirica consegnando a noi tutti un testamento di memorie che debbono essere conservate con rispetto e orgoglio» ha detto Spurio. Al poeta, giornalista ed editore milanese Alessandro Miano (1920-1994) Premio Speciale “Alla Memoria”, ritirato dal nipote Michele per «l’ambito riconoscimento attribuito ad Alessandro Miano a distanza di vari anni dalla sua dipartita è elemento necessario per riscoprire un importante e instancabile promotore culturale che, in aggiunta alla seria e
puntuale attività giornalistica, diede la possibilità di venir fuori, per mezzo della rivista “Il Davide” alcuni intellettuali che negli anni successivi si sarebbero imposti. Due nomi sono più che sufficienti: Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia». Il massimo riconoscimento alla carriera è andato al poeta, scrittore, critico letterario e d’arte Dante Maffia.

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