Cultura

Jesi, al teatro Pergolesi in scena “Frankenstein” di Motus

«Abbiamo bisogno di mostruosità, di toccarla, tenerla vicino». Da questo desiderio Motus entra nel Frankenstein di Mary Shelley

Lo spettacolo Frankenstein in scena al Pergolesi di Jesi (Foto: Ilaria Depari da Amat)

JESI – La Giornata Mondiale del Teatro mercoledì 27 marzo si festeggia al Pergolesi di Jesi con tutta la forza comunicativa di Frankenstein (a love story) di Motus, uno dei gruppi più amati e seguiti a livello internazionale, ideato e diretto da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, con Silvia Calderoni, Alexia Sarantopoulou ed Enrico Casagrande, drammaturgia di Ilenia Caleo. Lo spettacolo, progetto “mostruoso” composto dalla cucitura di diversi episodi e pezzi letterari, uno spettacolo su Frankenstein che è esso stesso (un) Frankenstein, giunge a Jesi nella stagione teatrale nata dalla rinnovata collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini, il Comune di Jesi e l’Amat, con il contributo della Regione e del MiC.

Al termine dello spettacolo il pubblico sarà invitato a restare ancora in teatro per l’incontro/conversazione con la compagnia a cura di Luca Brecciaroli, assessore alla Cultura del Comune di Jesi. Inoltre, per offrire al pubblico una occasione di approfondimento il pomeriggio dello spettacolo alle ore 18 presso le Sale Pergolesiane è previsto un incontro con la compagnia a cura di Pierfrancesco Giannangeli – docente, giornalista e consulente della Fondazione Pergolesi Spontini – nell’ambito del progetto Essere spettatore. La partecipazione è gratuita. Prenotazione obbligatoria (posti limitati) a marketing2@fpsjesi.com.

«Abbiamo bisogno di mostruosità, di toccarla, tenerla vicino». Da questo desiderio Motus entra nel Frankenstein di Mary Shelley, creazione prodigiosa di una scrittrice diciannovenne che sprigiona la potenza politica dell’immaginazione e la capacità – della scrittura, del teatro – di creare altri mondi. Questo nuovo lavoro della pluripremiata compagnia ricuce insieme diversi episodi, un assemblaggio che ridà vita all’inanimato, scomposto e ricomposto sul palcoscenico. In una natura in tumulto, solitudini radicali si intrecciano, per governare l’orrore e l’angoscia e guardare negli occhi il non-umano.

Motus nasce a Rimini nel 1991 da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, producendo sin dalla fondazione spettacoli di grande impatto, capaci di prevedere e raccontare le contraddizioni del nostro tempo. La compagnia ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre Premi Ubu e importanti premi speciali. Liberi pensatori, i due registi portano da sempre i loro spettacoli nel mondo da Under the Radar (New York), a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), Santiago a Mil (Cile), Fiba Festival (Buenos Aires), Adelaide Festival e Midsumma Festival (Australia), Taipei Arts Festival (Taiwan), Hong Kong International Black Box Festival, MITsp (Brasile) e in tutta Europa.

Adattamento e cura dei sottotitoli sono di Daniela Nicolò, traduzione di Ilaria Patano, assistenza alla regia Eduard Popescu, scena e costumi Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, disegno luci Theo Longuemare, ambienti sonori Enrico Casagrande, produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE), residenze artistiche ospitate da AMAT & Comune di Fabriano, Santarcangelo Festival, Teatro Galli-Rimini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Rimi-Imir (NO) e Berner Fachhochschule (CH), con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna.

Lo spettacolo contiene scene di nudo integrale. Biglietti platea e palchi esauriti, biglietti di loggione € 12 in vendita mercoledì 27 marzo dalle ore 9.30 (50 posti) e dalle ore 17 (50 posti), solo presso la biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 206888. Inizio spettacolo ore 21.

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