Cultura

Jesi, il jazz innovativo in scena al Man Cave con lo Stefano Coppari Quartet

La formazione presenterà dal vivo l'uscita discografica intitolata “Scar Let”, prodotta dall’etichetta pugliese Auand Records. Appuntamento venerdì 27 agosto, ingresso gratuito

Stefano Coppari Quartet al Man Cave Cafè

JESI – Jazz di scena nel covo dei bikers. Venerdì 27 agosto, l’innovazione virtuosa dello Stefano Coppari Quartet approderà al Man Cave di Jesi. La formazione presenterà dal vivo la loro ultima uscita discografica intitolata “Scar Let”, prodotta dall’etichetta pugliese Auand Records. Scarlet, racconta Coppari, è «un colore doppio, che racchiude eleganza ma anche passione ed energia. Il rosso scarlatto rappresenta passionalità, è il colore del sangue ma anche di tessuti molto pregiati».

Questa doppia anima svelata dal titolo si può ritrovare anche all’interno della musica, con elementi più strettamente legati alla musica colta come la centralità del pianoforte, le frequenti sfumature dinamiche e una chiara vena melodica, che si intrecciano con l’imprevedibilità e l’inconsuetudine delle composizioni. Accanto a Coppari, ci saranno Nico Tangherlini alle tastiere, Lorenzo Scipioni al contrabbasso, Jacopo Ausili alla batteria. Inizio ore 21. Ingresso gratuito.

Stefano Coppari Quartet nasce nel 2016, la prima uscita discografica si intitola “Eureka” e viene prodotta dall’etichetta jazz italiana Auand Records. Il lavoro del chitarrista Stefano Coppari viene definito un concentrato di melodie orecchiabili e abilità tecniche. La formazione riscontra subito successo anche all’estero, soprattutto in Giappone e Corea del Sud, dove nel dicembre 2017 si è classificato al 37esimo posto nella classifica Deezer Top 300 South Korea All Genres.

Stefano Coppari Quartet al Man Cave Cafè

In Italia, l’album ha ricevuto molta considerazione dalla critica e dalla stampa, che considera la sua musica “Elegante e leggero, stratificato e gustoso”. Nell’ottobre 2018 Stefano Coppari Quartet vince il primo premio come miglior formazione del Festival Internazionale Jazz “Johnny Raducanu” a Bräila (Romania). Con la vittoria al Jazz Festival Johnny Raducanu nel 2018, la formazione ha maturato un suono il cui risultato va oltre la somma dei componenti: come spiega il chitarrista, non ci si è limitati a comporre e suonare: «Ognuno ha apportato idee, arrangiamenti e stimoli su cui poi abbiamo potuto costruire un suono, in un percorso che ci ha portato a vivere questi questi brani e l’idea di band in modo molto efficace e produttivo».

Il 22 maggio 2020 è uscito il secondo album intitolato “Scar Let”, ottenendo ottimi risconti dalla stampa e dal pubblico. Dal punto di vista tecnico, troviamo loop di chitarra abbinati a melodie lineari, sonorità a volte spigolose e sperimentali, ritmi ipnotici che creano cambi repentini di colori e atmosfere, catapultando inaspettatamente l’ascoltatore in momenti sonori spesso contrapposti tra loro senza preavviso. Nel 2021 la band vince il bando promosso da Amat e Regione Marche intitolato “Marche Palcoscenico Aperto” con la performance intitolata “Lock” sviluppata in insieme al film-maker Alessandro Streccioni con il quale nasce un flusso creativo tra linguaggi che raramente vengono fatti dialogare con l’improvvisazione.

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