Cultura

Nino Frassica a Senigallia con Tour 2000/3000: «C’è la tendenza a esasperare tutto»

L'artista siciliano sarà a Senigallia il 18 novembre al Teatro La Fenice con il suo show: un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale di oltre due ore. L'intervista

Nino Frassica
Nino Frassica (foto gentilmente concessa dall'ufficio stampa)

SENIGALLIA – È senza dubbio uno dei personaggi più amati, iconici e longevi del panorama artistico italiano: attore, cabarettista, conduttore, volto totemico della comicità italiana, Nino Frassica ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 scrivendo pagine indelebili della tv italiana. Come non ricordarlo insieme a Renzo Arbore con programmi come Quelli della notte, nella parte di frate Antonino da Scasazza, organizzatore di un improbabile concorso a premi, e nel 1987 a Indietro tutta!, dove vestiva i panni del “bravo presentatore” e metteva in scena la parodia del tipico conduttore televisivo. Da lì il suo umorismo surreale si è prestato alle fiction (nei panni del maresciallo Nino Cecchini a fianco di Terence Hill in Don Matteo), alla radio, alla narrativa, diventando un punto di riferimento per molti.

L’artista siciliano porterà sabato 18 novembre al Teatro La Fenice di Senigallia il Tour 2000/3000 con i Los Plaggers, concerto-cabaret con i classici del mattatore siciliano e brani noti tagliati e ricuciti alla sua inconfondibile maniera. Frassica sarà accompagnato dai sei formidabili musicisti: Ivano Girolamo piano e voce, Natale Pagano tastiere, Umberto Bonasera chitarra e voce, Fabrizio Torrisi sax, Eugenio Genovese basso, Paolo Bonasera batteria.

Lo show, secondo appuntamento della stagione in abbonamento del Teatro La Fenice di Senigallia proposta da Comune e AMAT in collaborazione con la Compagnia della Rancia e con il contributo di MiC e Regione Marche, è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale di oltre due ore. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti – da quelli legati alla carriera dell’artista come Cacao Meravigliao e Grazie dei Fiori bis – ma anche canzoni celebri come Viva la pappa col pomodoro o Mamma mia dammi cento lire e sigle d’altri tempi come Portobello. Quella che segue è l’intervista rilasciata da Frassica per CentroPagina.

Attore, cabarettista, conduttore televiso e radiofonico, scrittore, volto amato della comicità italiana: quale è la dimensione con cui si trova più a suo agio?
«Solitamente la risposta dipende da chi mi intervista, se l’intervista verte sulla tv dico tv, se l’intervista verte sul cinema rispondo il cinema, ecc. Quindi… dipende. Mi mancano i fotoromanzi, ma prima o poi farò anche quelli!!»

Tour 2000/3000, ovvero uno spettacolo che fa la spola tra musica e cabaret: partiamo dalla musica, che ruolo ha avuto nella sua vita?
«Sì, è uno show comico musicale esilarante e coinvolgente per il pubblico presente. Un grande mix di canzoni famosissime cucite fra di loro, io sarò accompagnato dai Los Plaggers, nome a metà tra Platters e plagio, canterò insieme a loro, sono praticamente la “GUAST“ star del gruppo. La musica in generale mi fa sempre stare bene, da qui la voglia di portare nei teatri e nelle piazze di Italia la mia comicità insieme alla musica. La musica mi ha accompagnato sempre nella mia vita, soprattutto nelle esperienze con Renzo Arbore, ad esempio, infatti, nello spettacolo con i Los Plaggers è trattato anche il mondo musicale di Renzo e dei programmi che ci hanno visto insieme protagonisti».

Che ne pensa della musica odierna? La segue e chi la incuriosisce?
«Sì la seguo abbastanza, ci sono molti giovani interessanti nel nostro panorama musicale. Ogni periodo storico esprime il meglio e non è detto che la musica di ieri sia più importante di quella di oggi o viceversa».

Musica ma anche cabaret e comicità: in un’epoca come quella che stiamo vivendo, quanto è difficile fare comicità visti i tanti argomenti tabù?
«Purtroppo c’è sempre la tendenza a esagerare le cose, sembra che poi diventi una moda dover sovvertire gli schemi… è giusto che ci siano dei limiti, ci mancherebbe altro, ma non bisogna esagerare al contrario. La mia fortuna è che non faccio satira né di costume né tanto meno politica, ma mi rendo conto che c’è la tendenza a esasperare tutto rendendo delle volte le cose più serie di quanto non lo siano nella realtà».

C’è in giro un nuovo Nino Frassica o comunque qualche comico che le piace?
«Mi piacciono molto Valerio Lundini e Maccio Capatonda, non so se sono i nuovi Frassica, ma a me divertono tanto, abbiamo una verve comica molto simile».

Oggi la strada del successo passa inevitabilmente dall’affermazione sui social: quale è il suo rapporto con questi?
«I social oggi sono uno strumento potente nel bene e nel male, ed effettivamente sono anche indice di notorietà, è una vetrina a cui tutti, chi più chi meno, non rinuncia oggigiorno. Ci siamo adeguati ed è giusto farlo, quindi li uso anche io, perché sono un mezzo di comunicazione attuale ed efficace».

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