Cultura

“White rabbit, red rabbit”, l’attrice Petra Valentini: «Finalmente il palco, anche se davanti alla videocamera»

Un evento globale per celebrare un anno nero per lo spettacolo dal vivo. L'evento è gratuito e prevede interazione con il pubblico. Le considerazioni della performer anconetana

Petra Valentini

ANCONA – L’attrice anconetana Petra Valentini è la performer scelta per interpretare, in contemporanea con il resto del mondo, lo spettacolo sperimentale “White rabbit, red rabbit” nell’evento globale di stasera, sabato 13 marzo.

Un’iniziativa per celebrare un anno nero per lo spettacolo in generale, e quello dal vivo in particolare. Il 13 marzo è stato scelto come data simbolo della chiusura dei teatri in tutto il mondo. Una data che l’autore teatrale Nassim Soleimanpour e la sua casa di produzione, Aurora Nova di Berlino, hanno deciso di celebrare concedendo gratuitamente i diritti di presentazione dello spettacolo a teatri sparsi in tutto il pianeta.

Si alzeranno i sipari, in presenza o via internet, in 200 teatri di 43 Paesi diversi e l’appuntamento sarà allo stesso orario per tutti, le ore 20 in ogni parte del mondo, ma ognuno con il proprio fuso orario, creando un’unica immensa comunità teatrale.

A rappresentare l’Italia in questo storico evento globale sarà il Teatro delle Muse di Ancona che porterà sul palco l’attrice, anch’essa di Ancona, Petra Valentini che si dovrà misurare con la prova che Soleimanpour ha pensato per gli attori. Ovvero scoprire l’opera nel momento stesso in cui si alza il sipario.

Petra come ti poni alla sfida che questa opera rappresenta?
«Mi sto ponendo con totale apertura. Davvero non so cosa aspettarmi. Dovrò creare qualcosa al momento. Credo che non si tratterà tanto di improvvisazione, ma farmi io stessa autrice in quanto interprete del testo. Almeno credo che sia questo che l’autore e il pubblico si aspettano da noi. So che è uno spettacolo che cambia molto a seconda dell’attore che lo interpreta».

Cosa altro sai di questo spettacolo?
«Quasi nulla. Sarò io a scegliere come vestirmi, mi verranno a prendere in camerino e poi sul palco delle Muse aprirò in diretta la busta che contiene il copione e le indicazioni dell’autore. Non ci saranno aiuti o regista. Sono stata attenta a non imbattermi in altre informazioni perché è previsto che l’attore non sappia nulla. Anche amici e parenti che hanno già visto lo spettacolo sono stati molto attenti a mantenere il segreto. Il fatto che a causa del Covid non veda quasi nessuno ha sicuramente aiutato».

Come ti sei preparata in questa prova? Hai mai fatto nulla del genere?
«Niente di veramente simile. Però ultimamente ho fatto delle prove di lettura per un podcast. Penso che quella modalità di leggere un testo e darne subito una interpretazione a prima impronta tornerà utile».

Ti aspetti qualcosa in particolare?
«Spero di riuscire a stabilire una interazione con chi sta guardando dall’altra parte della telecamera. Per me sarà il ritorno alla recitazione davanti ad un pubblico dal vivo, anche se da remoto. Significherà soprattutto tornare ad essere sul palco. L’ultima volta era stato alla Biennale di Teatro con “La Tragedia è finita, Platonov” di Liv Ferracchiati. Sarà una bella esperienza scoprire questa opera insieme al pubblico».

Lo spettacolo è gratuito e prevede interazione con il pubblico.Durata da 50 a 70 minuti.La partecipazione è consentita ai maggiori di 12 anni. Per partecipare è necessario prenotare qui e compilare il form https://www.marcheteatro.it/white-rabbit-red-rabbit-form/. Alla ricezione del form verrà inviato automaticamente il link per la diretta. Per ulteriori informazioni scrivere a info@marcheteatro.it

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