Cultura

Alla Gola dell’Infernaccio, Mai solo. «Un film per l’eremo di Padre Pietro. Al via i casting»

Il lungometraggio sarà ambientato ad Ancona e sui Monti Sibillini. Il regista Massimiliano Belvederesi: «Questa è una storia che merita di essere raccontata»

L'eremo di San Leonardo al Volubrio
L'eremo di San Leonardo al Volubrio

FERMO – Un film per Padre Pietro, colui che ha ricostruito l’eremo di San Leonardo al Volubrio, in provincia di Fermo. È questa l’idea di Massimiliano Belvederesi, regista e sceneggiatore del nuovo film prodotto dall’associazione culturale Cinemino di Ancona. La pellicola si intitolerà Mai solo ed è dedicata proprio al frate muratore che ha compiuto un’impresa a dir poco eccezionale.

Il regista Massimiliano Belvederesi durante un sopralluogo (foto per sua gentile concessione)

Il lungometraggio sarà ambientato ad Ancona (per gli interni) e sui Monti Sibillini. Il religioso impiegò oltre 40 anni per riportare alla luce l’antico monastero, in uno dei luoghi più belli dell’Appennino marchigiano. «Una storia da raccontare» secondo il regista.
La sceneggiatura è stata ultimata da poco e l’11 maggio (dalle 16 alle 19) si terranno i provini per selezionare gli attori al teatro Panettone di Ancona. Si cercano attori (con barba) e attrici dai 6 ai 75 anni (per candidarsi: cineminocultura@gmail.com)

«L’idea è nata perché io frequentavo quel luogo e ho conosciuto varie persone che facevano parte degli amici di Padre Pietro. Sapendo che faccio film, mi hanno contattato e mi hanno proposto una pellicola su di lui, una storia da raccontare per non perdere la memoria di questo frate», riflette il regista.

«Il monastero si trova sopra la Gola dell’Infernaccio, sui Monti Sibillini, nel comune di Montefortino, in provincia di Fermo. Era una zona di passaggio, anticamente non era neppure un vero e proprio eremo perché in passato non era isolato. Ed era un monastero benedettino. Sembra sia stato il primo monastero benedettino del Piceno».

Le riprese? «Inizieremo verso la metà di giugno, una volta selezionati i vari attori, che contiamo di reclutare entro maggio». Le telecamere si accenderanno ad Ancona, per gli interni, sulla Riviera del Conero e sul monte. Poi, anche alla Madonna del Lambro e a San Leonardo, dove si gireranno le esterne. Una esigenza, quella di spostarsi ad Ancona, dovuta al terremoto, che ha reso in parte inagibile l’eremo.

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«Mai solo perché Padre Pietro non ha voluto alcun tipo di aiuto, neppure economico per riportare alla luce questo antico eremo. Si è lasciato guidare dalla fede e dalla provvidenza, ha conosciuto il freddo e la fame e ha sopportato condizioni al limite dell’umano. Però non gli è mai mancato il necessario per vivere – conclude il regista Belvederesi –. Una volta mi disse: “Anche se ho vissuto tanti anni nella montagna, da solo, in realtà non mi sono mai sentito solo“».

Un film per tutti, credenti e non, per raccontare una storia che merita di essere riportata alla luce. Proprio come fece Padre Pietro, infaticabile frate muratore. A lui, si devono gli sforzi per un luogo che sta diventando sempre più turistico. I Sibillini, in fondo, sono anche questo.

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