Cultura

Festival Pergolesi Spontini, cantiere aperto per il debutto del musical “Into the woods”

Dietro le quinte dello spettacolo in programma a Jesi nel giorno di San Settimio. Le allieve del corso in "Truccatore teatrale" al lavoro nei camerini del "Moriconi" per far vivere agli spettatori le emozioni dei protagonisti delle fiabe dei fratelli Grimm

JESI – Nei camerini del Teatro Moriconi si lavora per il debutto del musical “Into the woods” in cartellone domenica 22 settembre (alle ore 17). Qui, seduti, davanti ad uno specchio ci sono tutti i protagonisti: il lupo, la strega, Biancaneve, Raperunzel, il principe…Non gli artisti…ma le loro facce. Qui si studia e si lavora al make up, al “trucco“.

Cantiere aperto dunque per lo spettacolo che porta in scena al Teatro Pergolesi, nel giorno del patrono, San Settimio, il capolavoro di Stephen Sondheim, e che omaggia alcune delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm, in una nuova produzione della Bernstein School of Musical Theater, prima Accademia di Musical Theater in Italia.

Ma in questo caso il debutto è doppio: a truccare gli artisti sul palcoscenico saranno gli allievi del corso per “Truccatore teatrale”, organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Una prima volta per loro alle prese in questi giorni con gli “attrezzi” del mestiere nei camerini del teatro Moriconi tra pennelli, bozzetti e colori.
Davanti ad uno specchio, musica in sottofondo.

Una delle corsiste al lavoro

«A questo spettacolo abbiamo voluto dare un risalto particolare mettendolo in programma proprio nel giorno del patrono. E per noi è importante anche perchè rappresenta un debutto per i nostri giovani, questi giovani allievi del corso a cui teniamo molto. Li abbiamo presi sul serio e non vogliamo metterli in secondo piano», dice Cristian Carrara direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini.

A guidare i corsisti, 18 in tutto di cui tre “uditori”, una “maestra” del settore, Marzia Lippi tra le maggiori esperte, da oltre 30 anni sul campo, e a lungo responsabile del settore trucco al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Al centro delle lezioni, tecniche di trucco, trucco teatrale, effetti speciali, body painting, il trucco nel cinema. «Questo è un mestiere sia creativo sia artigianale che si affina con il tempo, con l’esperienza. Un pò come accade con il vino. La passione che ho per questo mestiere mi accompagna da sempre, non mi lascia mai, e lo capisco ogni nuova volta che inizio a lavorare ad nuovo progetto. L’emozione e la passione mi fanno domandare, ancora, dopo 30 anni: “Ce la farò? Sarò all’altezza?”», dice.

Marzia Lippi, con toni pacati, racconta delle sue esperienze lavorative, dell’importanza dei dettagli, dello studio continuo, della ricerca necessaria per ottenere il risultato migliore. «Non basta essere bravi, avere la tecnica. In questa professione occorre anche sapere essere un po’ psicologi. Aspetto che naturalmente matura negli anni. Lavoriamo con artisti che vediamo per poco tempo, il trucco è l’ultimo passaggio prima di entrare sul palcoscenico. Spetta a noi saper valorizzare la persona e il personaggio allo stesso tempo. Ai corsisti dico che il cantante ha sempre ragione ma mai mettersi a tappeto!»

Per gli allievi 300 ore di formazione, tra teoria e pratica. Per molti di loro l’occupazione sarà garantita. È la prima volta qui a Jesi. ll corso è uno dei cinque organizzati dalla Fondazione Pergolesi Spontini, insieme a quello in “Tecnico di palcoscenico”, “Cantante lirico Solista”, “Light Designer” e “Sarto teatrale”. È finanziato dalla Regione con il Fondo Sociale Europeo nell’ambito del progetto “Sipario Bis Bis”.

Lucia Chiatti, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini

«Ci teniamo molto a questo progetto – spiega Lucia Chiatti, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini – Crediamo infatti che anche grazie a queste figure la musica comunica. Grazie al lavoro dei “tecnici”, e non solo degli artisti, si trasmette e arriva al pubblico il messaggio musicale».

Nei camerini del teatro Moriconi fa caldo ma le allieve continuano a mettere mano ai pennelli, a trasformare i volti delle modelle e dei modelli. Per loro è una prima volta. Che lo spettacolo inizi e che il sogno cominci.

LA SCHEDA – In “Into The Woods”, i personaggi delle fiabe incrociano le loro vicende dentro iconici e simbolici boschi magici, dove ci si perde e ci si ritrova fisicamente, esplorando temi legati alla speranza del crescere, alla responsabilità personale ed ai valori che tramandiamo ai nostri figli. Un’avventura magica e fantasiosa.

Si tratta di uno spettacolo per tutti, dedicato anche alle famiglie e ai bambini. Le musiche sono di Stephen Sondheim, il libretto di James Lapine, la regia di Mauro Simone. Al pianoforte Maria Calantino, la direzione musicale è di Shawna Farrell, scene a cura di Giada Abiendi. Si tratta di una nuova produzione della Bernstein School of Musical Theater, prima Accademia di Musical Theater in Italia, leader nella formazione professionale di giovani artisti. Educational sponsor Trevalli Cooperlat.

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