Cultura

Danze aeree, acrobazie e clown. Il Cirque du Soleil con “Corteo” incanta Pesaro

Una delle produzioni più amate e coinvolgenti della leggendaria compagnia di teatro circo è approdata alla Vitrifrigo Arena. Il cast dello show include 51 acrobati, musicisti, cantanti e attori da tutto il mondo

PESARO – Poesia e stupore, tra angeli, clown e acrobati. Le danze aree, gli equilibrismi su alte scale sospese e le acrobazie su enormi lampadari degli artisti del Cirque du Soleil hanno incantato ieri sera (17 ottobre) il pubblico della Vitrifrigo Arena di Pesaro, dove è andato in scena “Corteo”, una delle produzioni più amate e coinvolgenti della leggendaria compagnia di teatro circo che continua a meravigliare milioni di spettatori in tutto il mondo.

Lo show è una produzione unica e ammaliante, diretta da Daniele Finzi Pasca, che ha avuto la sua première a Montreal sotto al Big Top nell’aprile 2005. Da allora lo spettacolo si è rivelato un grandissimo successo in grado di stupire e meravigliare oltre 8 milioni di persone in 19 Paesi e in quattro diversi continenti.

Corteo è una processione gioiosa, una parata, una festa creata dall’immaginazione di un clown. Uno show che fa immergere il pubblico in un mondo situato in uno spazio misterioso tra il paradiso e la terra, in cui il divertimento, la commedia e la spontaneità regnano sovrane. La storia racconta di un clown che immagina il suo funerale, che ha luogo in un’atmosfera carnevalesca sotto gli occhi di angeli custodi.

Contrapponendo il piccolo al grande, il ridicolo al tragico, la magia della perfezione al fascino dell’imperfezione, lo spettacolo sottolinea la forza e la fragilità del protagonista, così come la sua saggezza e gentilezza, al fine di mostrare un lato dell’umanità che risiede in tutti noi. La musica gioiosa di Corteo trascina gli spettatori in una grande celebrazione in cui l’illusione sfida la realtà.

Il cast dello show include 51 acrobati, musicisti, cantanti e attori da tutto il mondo, ma la rivoluzione di Corteo dal punto di vista tecnico riguarda il palcoscenico. Nel passaggio dal grand chapiteau (tendone) alle arene, il regista ha pensato di dividere lo spazio con due settori frontali di pubblico. Il palco circolare è al centro e l’azione scenica speculare porta gli artisti vicini agli spettatori.

Il concept e la disposizione del palco creano per gli spettatori un’atmosfera teatrale come nessuno show del Cirque du Soleil ha fatto prima d’ora. Le tende principali ispirate alla Torre Eiffel e quelle centrali (dipinte a mano) rendono l’idea della grandiosità del palco e anticipano la poesia di Corteo. La struttura del palcoscenico, ideato pensando al labirinto della Cattedrale di Chartes, sembra mettere il pubblico in uno spazio misterioso tra il paradiso e la terra.

L’orchestra è suddivisa in quattro punti circostanti il palco. «C’è stato un periodo in cui il nostro circo non è venuto in Italia, forse per il passaggio dalla tenda alle arene – ha detto il regista e produttore dello spettacolo Daniele Finzi Pasca – un cambiamento comunque che ha consentito di amplificare lo show tra immagini e acrobazie».

https://www.facebook.com/Corteo/videos/2511753719101513/

 

Lo spettacolo ruota attorno al clown sognatore, interpretato dal piacentino Mauro Mozzani, che immagina il suo funerale. Dal suo letto di morte vede volteggiare tre acrobate su enormi lampadari ondeggianti e lo spettacolo continua con mirabolanti attrazioni: dai giocolieri specialisti in clave e cerchi alla performance con i tessuti aerei, dai burattini indisciplinati al numero corale finale, con nove bravissimi volteggiatori alla barra.

Non mancano momenti comici, angeli che calano dal cielo e una lillipuziana volante. In una delle scene Valentina, una dei personaggi dello show, compie una passeggiata sulle teste del pubblico sostenuta da grandi palloni volanti. E non manca neanche il riferimento al film I clowns di Federico Fellini con una sorta di processione di clown, come per il funerale di Fischietto, del celeberrimo film del maestro riminese.

Corteo però contiene anche un pubblico omaggio alle vittime dei tre fatali incidenti che hanno colpito la vita del Cirque du Soleil nei suoi 35 anni di storia. I tre quadretti nella testiera del letto in cui giace il corpo del clown, ritraggono i due fantasisti aerei Sarah Sassoon Guyard-Guillot di Kà e Yann Arnaud di Volta e il tecnico Olivier Rochette, figlio del cofondatore Gilles Ste-Croix, ucciso tre anni fa da un ponte aereo in movimento sul set di Luzia. Un omaggio che non tutti riescono a cogliere, mentre sono ben evidenti a tutti la bravura e la magia del Cirque du Soleil che ha reinventato l’arte circense, divenendo leader mondiale nel campo dell’intrattenimento live.

Lo show andrà in scena a Pesaro anche oggi (18 ottobre) alle ore 20.30, domani alle 16.30 e 20.30, e domenica alle 13.30.

 

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