Cultura

Dal libro al tablet, perché la tecnologia ci rende umani

Di scienza e di come i dispositivi elettronici siano lo specchio della nostra esistenza più di quanto possiamo immaginare, si parlerà al Campana di Osimo con il filosofo della scienza Stefano Moriggi

Stefano Moriggi

OSIMO – Prosegue al Campana di Osimo la rassegna “I-future. Nuovi orizzonti della scienza e della tecnica” con un ospite d’eccezione: il filosofo della scienza Stefano Moriggi con l’intervento “Dal libro al tablet. Perché la tecnologia ci rende umani”.

Troppo spesso la confidenza con le tecnologie diffuse non stimola un’indagine sulla cultura che le ha prodotte. L’interazione con i “nuovi media” troppo spesso si limita a un’analisi degli usi e degli abusi che difficilmente approda a una riflessione in grado di portare alla luce le condizioni e le dinamiche da cui etiche e abiti cognitivi prendono forma e sostanza. L’urgenza di comprendere il nostro antico e profondo rapporto con attrezzi e strumenti più o meno sofisticati va ben oltre la necessità di conoscere quelle “macchine” che hanno ridisegnato il mondo. Pensare (con) la tecnologia significa guadagnare una prospettiva privilegiata per capire cosa significhi essere…umani. In un percorso che assume il libro e il tablet come due pietre miliari – e al contempo simboliche – della nostra evoluzione culturale, si tratterà di mostrare come e perché la tecnologia è lo specchio dentro cui possiamo riconoscerci più di quanto si potrebbe immaginare.

Stefano Moriggi è nato a Milano nel 1972. Filosofo della scienza, si occupa di teoria e modelli della razionalità e di pragmatismo americano con particolare attenzione al rapporto tra evoluzione culturale e tecnologia. Studioso delle relazioni tra scienza e società, divide i suoi interessi tra il mondo anglosassone del diciottesimo e diciannovesimo secolo e lo sviluppo di modelli per una didattica digitalmente aumentata. Attualmente svolge attività di ricerca all’Università di Milano Bicocca. Su Rai 3 è stato uno dei volti della trasmissione di divulgazione scientifica “E se domani. Quando l’uomo immagina il futuro”.

L’appuntamento è per venerdì 24 marzo alle 16 al teatrino Campana. L’ingresso è gratuito.

L’iniziativa è pensata in particolare per gli studenti e per i docenti ma è aperta a tutta la cittadinanza. L’obiettivo diffondere la cultura scientifica e tecnologica tra i giovani, sollecitandone la curiosità e le abilità, colmando in parte il deficit di offerta formativa nella scuola e il ritardo italiano nell’uso e nella diffusione delle tecnologie facendo conoscere importanti realtà italiane ed esempi virtuosi di start up.

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