Cultura

The Party, commedia dai risvolti tragici di Sally Potter

Cinica e arguta, scuote convinzioni politiche e relazioni di un gruppo di amici liberal inglese

The Party
Immagine del film "The Party" (Foto: Academy Two)

In un bianco e nero essenziale e penetrante, all’interno di un ambiente limitato come quello di un’abitazione, si muove la commedia cinica e corrosiva The Party, scritta e diretta dalla britannica Sally Potter, già autrice di Orlando e Lezioni di tango. Arguta e raffinata più ancora che divertente, è una commedia (dall’8 febbraio al cinema con Academy Two) che vira in tragedia, in cui una festa tra amici volge al peggio nell’arco di pochissimo tempo. Sotto pressione, in un ambiente circoscritto, tutto ciò che è nascosto emerge in superficie. Svettano Kristin Scott Thomas e Patricia Clarkson, quest’ultima sempre puntualmente e amabilmente tagliente. Ma il cast è tutto sopraffino: Timothy Spall, Bruno Ganz, Cillian Murphy, Emily Mortimer, Cherry Jones.

Janet (Scott Thomas) è appena stata nominata Ministro del Governo Ombra per il partito di opposizione, il coronamento della sua carriera politica. Lei e suo marito Bill (Spall) decidono quindi di festeggiare con gli amici più vicini. Gli ospiti arrivano nella loro casa di Londra: prima la cara e schietta amica April (Clarkson) col marito life coach Gottfried (Ganz), quindi Martha (Jones) e la sua giovane compagna Jinny (Mortimer), poi Tom (Murphy), che sopraggiunge particolarmente turbato. La festa volge inaspettatamente al peggio quando Bill all’improvviso fa due rivelazioni esplosive che sconvolgono sia Janet che i presenti. Amore, amicizia, convinzioni politiche e un intero stile di vita vengono messi in discussione. Sotto la superficie elegantemente liberal degli ospiti freme la rabbia. Lo scontro li spingerà a sfoderare l’artiglieria pesante, anche in senso letterale.

Nel disperato tentativo di mantenersi coerente con la linea di partito su cosa è moralmente giusto e politicamente di sinistra, questo gruppetto di persone fallisce. Si solleva all’improvviso un grande caos in cui le illusioni dei personaggi si disintegrano contemporaneamente.

La presenza di cinque ospiti (e la significativa assenza di un ospite), è uno schema che riporta alla mente classici come Chi ha paura di Virginia Woolf?, adattamento di Mike Nichols da un testo teatrale di Edward Albee, e Il fascino discreto della borghesia di Luis Bunuel. “Ognuna di queste persone custodisce un segreto. Le cose che sono state nascoste vengono fuori in una sequenza di rivelazioni che si delineano come qualcosa di catastrofico” racconta la Potter, “qualcosa di sinistro e pesante ma che in realtà è una commedia, avvolta da elementi tragici”.

Il trailer di The Party:

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