Caparezza torna live nel 2026, Servigliano unica data Marche
Cultura

Caparezza torna live nel 2026, Servigliano unica data Marche

L’ultima volta che l'artista si è esibito al NoSound Fest fu nel luglio 2018. Intanto, il festival di Servigliano scalda i motori per la prossima edizione di luglio

Caparezza (fonte IG)
Caparezza (fonte IG)

Caparezza torna live nel 2026 con oltre 20 date, che lo vedono sui palchi dei principali festival italiani da giugno a settembre del prossimo anno. Tra le tappe, il 17 luglio 2026 quella a Servigliano (Fermo), nell’ambito del NoSound Fest. Sarà l’unica data marchigiana del ritorno live del poliedrico artista, a 4 anni dall’ultimo tour, tratto dall’album Exuvia, certificato Platino.  Musicista tra i pionieri del rap italiano e dagli ultimi 3 album produttore dallo stile inconfondibile, Caparezza – nome d’arte di Michele Salvemini – si è da sempre distinto nel panorama musicale per la sua profonda abilità letteraria, facendo dei giochi di parole la sua cifra stilistica, unendo satira e critica sociale. 

L’ultima volta che l’artista si è esibito al NoSound Fest fu nel luglio 2018, con un concerto che registrò circa 4.500 spettatori e che resta tra i più ricordati nella storia del festival. L’energia sul palco e la risposta del pubblico contribuirono a rafforzare il legame tra l’artista e il territorio marchigiano. I biglietti per il concerto del prossimo anno sono già in vendita nelle piattaforme TicketOne e Ciaotickets.

In attesa del suo arrivo, Servigliano scalda i motori per l’edizione 2025 del NoSound Fest, che ospiterà sul palcoscenico del Parco della Pace – tra gli altri – artisti del calibro di Fabri Fibra (11 luglio), Lazza (12 luglio), Tananai (18 luglio), Capo Plaza con Arti5ive (19 luglio) e Afterhours (25 luglio).

Il NoSound Fest è organizzato da Best Eventi in sinergia con il Comune di Servigliano. Da 11 anni, la kermesse unisce al suo interno musica, arte e letteratura nella suggestiva cornice del Parco della Pace, una luogo ricca di storia e cultura, già campo per prigionieri di guerra nella Prima Guerra Mondiale, poi campo di prigionia per ebrei a cavallo degli anni ‘40 e infine Centro Raccolta Profughi dal 1945 al 1955.