Cultura

Alla Mole la danza di Hamdi Dridi e Bassam Abou Diab

Giovedi 31, gli artisti protagonisti di “Focus young arab choreographers", un progetto Marche Teatro/InteatroFestival che partecipa al network a sostegno del dialogo interculturale con altri 10 partner italiani

Danza focus arab

ANCONA – I danzatori e coreografi Hamdi Dridi e Bassam Abou Diab, giovedi 31 agosto alle 21, saranno alla Mole Vanvitelliana per “Focus young arab choreographers”, un progetto a sostegno del dialogo interculturale, sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con 11 partner italiani.

La prima performance proposta “Tu Meur(s) De Terre” di Hamdi Dridi è un duetto sinfonico in cui il dolore della malattia si trasforma in una poesia incantata; una danza fisica dei ricordi che ricostruisce la figura del padre imbianchino nel suo luogo di lavoro (durata 30 minuti). Dridi ha iniziato la sua carriera a Tunisi nel Sybel Ballet Théâtre guidato da Syhem Belkhodja prima di collaborare con Maguy Marin nel 2010 e unirsi al CNDC di Angers nel 2013. Sensibile alla musicalità parlata, il testo ha un posto speciale nella sua ricerca del corpo. Ad oggi sta affinando le sue doti di coreografo con un Master presso l’Institut Chorégraphique International ICI-CCN di Montpellier (2015-2017), pur rimanendo attivo sulla scena francese, magrebina e in altri contesti internazionali.

A seguire “Under The Flesh” di e con Bassam Abou Diab (Libano) che presenterà una riflessione personale su come il corpo reagisca in situazioni di guerra o pericolo, realizzando uno spettacolo dove il linguaggio coreografico sconfina tra danza, movimento e ricerca della sopravvivenza (durata 12 minuti). Lo accompagnerà nella performance Samah Tarabay, percussionista libanese specializzato in musica tradizionale e folkloristica. Tarabay lavora dal 2011 con la Al BavareQ Traditional Dance Company, dove ha cominciato la sua collaborazione con Bassam Abou Diab.

Bassam Abou Diab è un giovane coreografo libanese che ha lavorato per molti anni con Omar Rajeh|Maqamat. Nel 2010 e 2011 ha partecipato al programma di training intensivo di danza Takween, dove ha lavorato con coreografi come Marcel Leemann, Emilyn Claid, Thierry Smith, Luc Dunberry, Marco Cantalupo, Anani Dodji Sanouvi, Radhouane El Meddeb, Jens Bjerregard, Kristina De Chatelle, Damien Jalet and Franceso Scavetta.

Questo appuntamento alla Mole segna, dunque, un altro momento di dialogo interculturale dedicato alle pratiche coreografiche di artisti di nazionalità diverse. MARCHE TEATRO /InteatroFestival che, aderisce a Focus Young Arab Choreographers, lo propone alla Mole. FYAC è infatti nato con l’obiettivo di facilitare la mobilità, il dialogo interculturale e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti arabi e le realtà del territorio italiano. Tra maggio e ottobre 2017 il Focus programma all’interno dei diversi progetti artistici, festival, manifestazioni, residenze, delle undici strutture aderenti al network, sette giovani coreografi provenienti da paesi del bacino del Mediterraneo: Sharaf Dar Zaid (Palestina), Bassam Abou Diab (Libano), Hamdi Dridi (Tunisia), Mounir Saeed (Egitto), Charlie Prince (Libano), Jadd Tank (Libano), Guy Nader (Libano). Ai giovani artisti, selezionati all’interno della BIPOD-Beirut International Platform of Dance, e in collaborazione con Maqamat Dance Theatre di Beirut, il MIBACT e il MAEC, viene offerta una tournée che attraversa l’Italia da Torino a Matera e la possibilità di sperimentare i propri spettacoli.

 

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