Cultura

A Porto Recanati le “ragazze” di Lella Costa

Il sesto appuntamento della rassegna "Non a Voce Sola" approda il primo agosto in piazza del Borgo. Protagonista l'attrice milanese

Lella Costa
Lella Costa

PORTO RECANATI – “Non a Voce Sola” approda con il suo sesto appuntamento A Porto Recanti, che offre come cornice di questa tappa il cuore del centro storico, ovvero piazza del Borgo. Ospite, qui, il primo agosto alle ore 21,15, ci sarà a dialogare sul tema dell’ordine simbolico Lella Costa.

Quest’anno, infatti, Non a Voce Sola, nel suo nobile ruolo regionale di rassegna di filosofia, letteratura, poesia, musica ed arti dedicata ai dialoghi al femminile, ha deciso affrontare una difficile sfida ovvero il confronto con l’ordine simbolico in seno alla cultura occidentale e analizzare la presenza della donna all’interno di esso. «Una presenza quanto mai marginale o comunque pensata ed agita dall’ordine simbolico patriarcale che non contempla il pensiero e la libertà femminile. Questo gap non è però culturalmente insanabile, e Lella Costa, con un intervento dal titolo “Ragazze”, offrirà non solo il suo punto di vista sull’argomento, ma anche la sua proposta per cambiare lo status quo, ovvero insegnare a dire la parola al genere femminile fin dalla sua più tenera presa di coscienza di sé», dicono gli organizzatori.

Gabriella, in arte Lella, Costa è nata a Milano nel 1952, dove ha studiato dapprima Lettere e poi Recitazione presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, per la quale ha debuttato con il suo primo monologo nel 1980. Grande autrice e interprete di monologhi, come Albid (1987), Malsottile (1990) e Due (1992), è stata anche animatrice di programmi televisivi come Ieri, Goggi e domani, Omnibus, La TV delle ragazze, il Maurizio Costanzo Show e Zelig, nonché del programma L’Infedele di Gad Lerner, del quale è ospite fissa dal 2012.  Ad oggi è attivista di Emergency e continua la sua carriera teatrale tra rielaborazioni di grandi testi letterari che hanno al centro figure femminili strenuamente controverse, come La Traviata, Alice nel paese delle meraviglie e la Sherazade del Le mille e una notte, e monologhi che invece indagano non solo fatti letterari, ma anche concreti di cronaca del femminicidio, proprio come Ragazze, monologo nato per la prima volta nel 2009.

Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha definito con queste parole la personalità profondamente libera e irriverente della sua ospite Lella Costa. «Lella Costa è la testimonianza vivente della possibilità delle donne di essere libere, di potersi pensare e pensare il mondo e di poter desiderare una vita che sia il frutto di un desiderio proprio e non delle aspettative altrui. Le prime a dover cambiare sono le donne, cambiare in funzione di un proprio progetto di vita non assecondando il destino che è stato preparato per loro. Fin dalla nascita siamo immessi in un sistema di significati e aspettative differenziati che non corrispondono a quelle che sono le aspirazioni, i desideri, i bisogni personali, pertanto è necessario costruirsi un proprio percorso al di là di destini pre-confezionati. Si può essere libere, se lo si vuole!»

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