Cronaca

Valmusone, in carcere i quattro albanesi della “banda del foro”

Sono ritenuti responsabili in concorso di 30 furti aggravati in abitazione, (di cui quattro tentati) commessi nella Marche, tra le province di Ancona e Macerata. Le indagini in carico ai Carabinieri

carabinieri

OSIMO – È una delle più importanti operazioni di contrasto ai reati predatori portata a termine dai carabinieri nella provincia di Ancona negli ultimi anni quella appena conclusa. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro cittadini albanesi, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona Carlo Masini, su richiesta del Sostituto Procuratore Rosario Lioniello, perché ritenuti responsabili in concorso di 30 furti aggravati in abitazione, (di cui quattro tentati) commessi nelle Marche (23 in provincia di Ancona e sette in provincia di Macerata).

Le indagini, durate oltre un mese, hanno consentito di smantellare un sodalizio criminale, con base logistica in un’abitazione di Ancona, specializzato nei furti all’interno di appartamenti, anche situati ai piani alti, con la cosiddetta “tecnica del foro”. Le stesse hanno avuto inizio a seguito dei quattro furti (uno divenuto rapina per l’aggressione e le minacce al proprietario che li aveva sorpresi) perpetrati in Polverigi il 26 novembre scorso, quando i quattro destinatari dell’ordinanza di custodia erano stati arrestati in flagranza di reato ad Ancona, in via XXV Aprile, dopo un lungo inseguimento. In quella circostanza, nel corso delle perquisizioni erano stati trovati oggetti preziosi, orologi e denaro, ritenuti provento di furto e riconosciuti da gran parte delle vittime, oltre a strumenti atti allo scasso.

I carabinieri hanno raccolto le testimonianze delle vittime e analizzato le immagini di decine di sistemi di videosorveglianza privati. Hanno accertato che i quattro albanesi (tre di loro entravano nelle abitazioni mentre il quarto fungeva da palo e autista) si erano resi responsabili di 30 furti avvenuti nel mese di novembre scorso, in diversi comuni della Valmusone, della stessa città di Ancona e della vicina provincia maceratese, con dinamiche esecutive che rivelavano un insieme di analoghi elementi di riscontro, ad esempio la stessa fascia oraria (tra le 17 e le 20), la breve distanza percorribile a piedi tra un’abitazione e l’altra, l’ingresso nell’abitazione dalla parte posteriore dopo aver raggiunto le unità abitative anche ai piani più alti, previo arrampicamento su ringhiere e discendenti di grondaie. Una volta raggiunto il balcone, dopo aver praticato un foro alla porta finestra, attraverso il quale introducevano uno spezzone di ferro creato ad hoc, i malfattori aprivano la maniglia e iniziavano a depredare monili in oro, orologi e denaro contante, a volte anche con la presenza di persone all’interno dell’immobile.

Due di loro sono stati reclusi nella casa circondariale di Montacuto e due nella propria abitazione ad Ancona, dove erano ancora ristretti a seguito dell’arresto in flagranza del 26 novembre scorso. Gli stessi sono stati anche denunciati per associazione per delinquere finalizzata ai furti e rapine in abitazione.

Il primo furto c’è stato il 2 novembre a Loreto a casa di una 89enne, dove hanno asportato vari monili in oro, per un ammontare complessivo di ottomila euro, poi il 3 a Castelfidardo, vari furti ai danni di un 71enne, un 78enne e un uomo di 65 anni (sempre per oro e monili. Il 12 colpivano ad Ancona a casa di una 57enne (600 euro in tutto) e il 18 a Polverigi per tre furti ai danni di una 67enne, un uomo di 82 anni e un compaesano di 67. Il giorno dopo erano a Recanati per altri tre, il più cospicuo pari a diecimila e 500 euro ai danni di una 65enne, poi a casa di un 75enne e il colpo da quattromila euro a casa di una 63enne. Il 20 di nuovo a Castelfidardo per vari furti a casa di un 34enne, un 63enne e un 57enne per circa cinquemila euro, il 21 a Camerano in abitazione ai danni di un 61enne, dove hanno tentato di asportare beni e preziosi di sua proprietà, non riuscendovi per il sopraggiungere della vittima all’interno dell’appartamento. Il 22 altri tre ad Ancona, il 23 altrettanti a Offagna, il 24 di nuovo nel capoluogo dorico per tre colpi, il più ingente da diecimila euro a casa di un 63enne. A Potenza Picena il 25 hanno messo a segno ben quattro furti: in via Molino Vecchio in particolare hanno portato via seimila euro e a un 64enne 130mila. Il 26 erano a Polverigi per due tentati furti e uno a segno prima dell’inseguimento.

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