Cronaca

«Uscita pericolosa da scuola, qualcuno intervenga». L’appello delle mamme degli alunni del Cappannini

Le mamme degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della primaria “Cappannini” di Jesi, hanno scritto sia alla Dirigente scolastica che alla polizia locale per la messa in sicurezza dell’uscita utilizzata dai loro figli al termine del tempo pieno

JESI- «Abbiamo pazientato ma ora basta, qualcuno deve intervenire». Le mamme degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della primaria “Cappannini” – facente parte dell’Istituto comprensivo San Francesco – chiedono un intervento del Comune per la messa in sicurezza dell’uscita utilizzata dai loro figli al termine del tempo pieno.

Uscita che, dalla pandemia, è stata differenziata in due percorsi per i piccoli e i più grandi: dunque gli alunni delle classi prime e seconde della Cappannini escono dall’ingresso principale del plesso scolastico di via Martin Luther King. «Dunque, con la supervisione di due agenti della polizia locale che regolamentano la viabilità – dicono le mamme – assicurano un attraversamento pedonale sicuro e vigilano sul deflusso delle auto dei genitori e nonni. Inoltre, vi sono due ausiliari del traffico per far attraversare i bambini. Ma i nostri figli no, loro escono dal retro della scuola». I grandi infatti – ovvero le classi terze, quarte e quinte, accompagnate dagli insegnanti – escono dal retro dell’edificio, passando da un cortile e accedendo su via Amici, una stradina stretta dove si accalcano in modo disordinato le vetture e dove i bambini attraversano da soli.

«È pericoloso – lamentano le mamme – ci siamo rivolte alla dirigente scolastica e alla polizia locale. Se non si può utilizzare l’uscita principale su via Martin Luther King, almeno che qualcuno venisse a gestire la situazione, perché i bambini che escono dal cortile alle spalle della scuola si trovano ad attraversare una strada priva di segnaletica (non ci sono strisce pedonali), dove non ci sono ausiliari del traffico. Le insegnanti si fermano con i bambini all’interno del cortile, intercettano visivamente i genitori per consegnarli e poi gli stessi bambini si riversano da soli sulla strada per raggiungere i propri familiari spesso correndo e non guardando nulla. Negli anni scorsi alcune insegnanti si disponevano in mezzo alla carreggiata per bloccare le macchine in transito, ma sebbene la strada non abbia una grande affluenza, tuttavia il rischio c’è… ».

Un episodio preoccupante, proprio la settimana scorsa. Che ripropone la problematica della pericolosità: «Un’automobilista ha perso le staffe per l’incolonnamento dei mezzi di genitori e nonni, accelerando pericolosamente e ne è nato un alterco – ci racconta una delle mamme che ha assistito alla scena poco edificante – pertanto chiediamo con urgenza una messa in sicurezza dei bambini nel momento del transito lungo la carreggiata (tra l’altro con le macchine parcheggiate la carreggiata si riduce drasticamente e le persone in attesa ostruiscono anche la visibilità) anche alla luce dell’alterco generatosi la settimana scorsa…l’automobilista è voluta passare a tutti i costi mentre i bambini stavano uscendo in massa e si è rischiato l’investimento».

L’uscita dal cortile nella parte posteriore del plesso scolastico

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