Cronaca

Tolentino. All’alba ubriaco inveisce contro i clienti di un bar e i carabinieri, 25enne arrestato

In manette per resistenza a pubblico ufficiale è finito un giovane settempedano. Condotto in aula per la direttissima ha chiesto scusa, ha patteggiato un anno di reclusione ed è tornato in libertà

Immagine di repertorio

TOLENTINO – Alle 4 del mattino, ubriaco, dà in escandescenze in un bar. In manette un 25enne di San Severino. È accaduto alle prime ore di oggi quando al 112 è arrivata una richiesta di intervento, all’interno di un bar di Tolentino (aperto 24 ore su 24) c’era un giovane che stava creando dei problemi insultando i clienti e il titolare dell’esercizio commerciale. Sul posto, nel giro di pochi minuti, è intervenuta una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Tolentino, i militari hanno avvicinato il giovane – già noto alle forze dell’ordine – ma alla richiesta di fornire i propri documenti il 25enne ha reagito insultando e minacciando i militari. «Io il carcere me lo faccio volentieri perché mi tolgo uno sfizio, togliti la divisa che ti ammazzo. Ti aspetto fuori senza divisa», ha urlato contro uno dei carabinieri. A quel punto il settempedano è stato accompagnato in caserma dove ha continuato a dare in escandescenze tanto che è stato necessario l’intervento di un’altra pattuglia del Radiomobile di Macerata.

Al termine delle formalità di rito il 25enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Enrico Riccioni, è stato accompagnato nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per la tarda mattinata. Così, alle 13.30 il giovane è stato condotto in Tribunale a Macerata davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. In aula il 25enne ha chiesto scusa, il giudice ha convalidato l’arresto poi il settempedano, tramite i suoi avvocati, i legali Gabriele Pacini e Marco Massei, ha chiesto di accedere al patteggiamento. Con il pubblico ministero D’Arienzo è stata concordata la pena di un anno di reclusione con la sospensione condizionale e il giovane ha patteggiato ed è tornato in libertà.

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