Cronaca

Rissa di via Roccabella a Jesi, individuati i responsabili. Emessi tre “Daspo” urbani

Individuati e denunciati i responsabili della rissa di via Roccabella del 16 gennaio scorso: si tratta di tre ragazzi di 20 anni

Polizia di Stato a Jesi
Polizia di Stato a Jesi

JESI – Notte d’inferno quella di sabato 16 gennaio per due risse scatenate in via Roccabella nel centro storico di Jesi e nel parcheggio del Paradise di Monsano. Oggi, il personale del Commissariato di Jesi, è riuscito a individuare tre dei responsabili di quella rissa in centro, che aveva coinvolto due fazioni di giovanissimi, che si erano picchiati in preda ai fumi dell’alcol sembra per via di una ragazza. Quel sabato, gli agenti del Commissariato – impegnati nei servizi specifici “Anti Movida” del sabato sera – erano subito intervenuti alle 2,45 in quanto era stata segnalata una rissa nel centro di Jesi.

A seguito delle attività investigative sono stati individuati alcuni giovani che si erano resi responsabili dei gravi fatti nel centro storico della cittadina, in un momento di grande affluenza e in prossimità di locali pubblici, con diversi esercizi commerciali adibiti alla somministrazione di bevande e ristorazione.

In considerazione del notevole allarme procurato alla collettività, della particolare violenza dimostrata nell’occasione e della necessità di impedire la reiterazione di condotte simili, nei confronti dei responsabili – già denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di rissa, lesioni personali e violenza privata – il Questore di Ancona, a seguito di istruttoria della Divisione Anticrimine, ha emesso nei riguardi dei tre, dei provvedimenti “D.Ac.Ur.” di Daspo urbano. Per i tre ragazzi, tutti ventenni, il divieto di accedere, per un anno, in piazza delle Monnighette, Costa Mezzalancia, Costa Pastorina, via Roccabella, con contestuale divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi, individuati anche in considerazione della mancanza in quell’area, di attività pubbliche o private. Non potranno inoltre frequentare e stazionare nei pressi di tutti gli esercizi commerciali situati in quell’area.

«Il Daspo urbano – fanno sapere dalla Questura di Ancona – rappresenta la misura di prevenzione più idonea a frenare i comportamenti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, che avvengano nei centri cittadini e ha il fine precipuo di impedire in maniera prognostica la commissione di fatti reato». Incisivo il Questore di Ancona Cesare Capocasa, che molto sta facendo per contrastare i fenomeni di bullismo, vandalismo e di microcriminalità nel capoluogo dorico e nella provincia di Ancona: «Assicurare l’ordine e la sicurezza dei cittadini nei luoghi del vivere quotidiano, preservare la comunità da eventi violenti è la missione che gli uomini e le donne della Polizia di Stato svolgono costantemente con il loro operato al servizio del prossimo».  

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