Cronaca

Quattro congegni “fai da te” e 16mila munizioni detenute in modo illecito: scatta il sequestro

Trovate in casa, in auto e in un camper 16mila munizioni, quattro congegni artigianali, sei fucili, sei pistole, un coltello e polvere da sparo

Le armi sequestrate

MACERATA – Sequestro penale e amministrativo per una appassionato di armi. Sei fucili, sei pistole, quattro congegni fabbricati artigianalmente, 16mila cartucce, polvere da sparo e anche un coltello. Il sequestro è avvenuto durante un’attività di controllo da parte della Polizia Amministrativa e della Scientifica come disposto dalla normativa in materia di armi.

Il provvedimento è scattato a seguito di una non regolare comunicazione ai competenti uffici dello spostamento di una delle armi. L’uomo, un appassionato del settore di Macerata, deteneva in casa l’ingente quantitativo di armi da fuoco e tra queste anche quattro congegni artigianali (tre calibro 357 Magnum e un “cannoncino”) che, se dovesse risultare perfettamente funzionanti a seguito delle prove balistiche, farebbero scattare la fattispecie del possesso di arma clandestina (punibile con la detenzione da tre a quattro anni). «Le armi sono state rinvenute in casa dell’uomo, in un’auto e in un camper» ha spiegato l’ispettore superiore Stefano Castagnaro.

L’ispettore superiore Stefano Castagnaro

«Per spostare infatti la destinazione di un’arma da fuoco è necessario chiedere una apposita autorizzazione alle autorità di pubblica sicurezza» ha chiarito il dirigente della Divisione di Polizia Amministrativa Giuseppe Marchetti, affiancato dagli uomini della Scientifica.

Un sequestro, amministrativo e penale, che richiama l’attenzione sulla sicurezza della corretta conservazione delle armi da fuoco e sulla relativa normativa in vigore. «Anche ieri abbiamo effettuato, durante i controlli, un sequestro a un appassionato che deteneva un numero maggiore di munizioni rispetto al previsto». È possibile infatti essere in possesso di un massimo di 200 munizioni e, solo chi fa uso sportivo (gare) e con una espressa autorizzazione della Prefettura, può arrivare a 1500 munizioni detenute.

Nel caso dell’appassionato di Macerata, l’uomo rischia il possesso di un numero superiore di cartucce (16mila) rispetto al previsto, il trasporto di arma non autorizzata e, se le prove balistiche dovessero dichiarare le armi funzionanti, anche la detenzione di armi clandestine aggravata (in quanto sono quattro i congegni rinvenuti). Tutti reati che coincidono con l’impossibilità, nel futuro e per sempre, di detenere armi.

«In questo senso – come sottolineato dal dirigente Marchetti -, chi non ha ancora consegnato il certificato medico ha l’obbligo di farlo per la detenzione di ami. Oltre a questo è bene ricordare che il possessore di arma ha l’obbligo di custodirla secondo le norme stabilite dalla legge e ha l’obbligo di dichiarare un’eventuale spostamento o il cambio di proprietario. Ugualmente le armi che si trovano nelle abitazioni inagibili a causa del sisma, devono essere correttamente denunciate».

Le prove balistiche sulle quattro armi “fai da te” verranno effettuate nei prossimi giorni dalla Polizia Scientifica di Ancona presso il Centro Raccolta di Senigallia.

«Di questi casi, dall’inizio dei controlli, ce ne sono stai cinque o sei – spiega il dirigente Marchetti -. L’invito è quello di chiamare gli uffici competenti per ogni tipo di chiarimento perché il rischio poi è quello di non poter più detenere un’arma a vita nonostante siano in casi di persone comunque incensurate (altrimenti non sarebbe possibile detenere un’arma, ndr.)».

Solo a Macerata i detentori di armi (cacciatori e per uso sportivo) sono circa 4mila mentre 25mila circa in tutta la Provincia. 354 sono state la armi riconsegnate da quando è stata introdotta la visita medica ogni cinque anni (settembre 2019).

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