Cronaca

Porto Recanati, scappa dai domiciliari e tenta di baciare una donna: tunisino condannato

Tre anni è la pena inflitta a un 23enne, molestatore seriale, dai giudici del collegio di Macerata presieduto da Roberto Evangelisti. Il legale, l'avvocato Emanuele Senesi, ha già anticipato che ricorrerà in Appello

Il tribunale di Macerata

PORTO RECANATI – Era evaso dai domiciliari e in strada aveva aggredito sessualmente una donna che aveva in braccio la figlia di due anni, molestatore seriale condannato a tre anni di reclusione. Lo hanno deciso oggi i giudici del Tribunale di Macerata in composizione collegiale (presidente Roberto Evangelisti) all’esito della camera di consiglio. Imputato un tunisino di 23 anni.

L’avvocato Emanuele Senesi

Secondo la ricostruzione accusatoria (oggi in aula era presente il pm Stefania Ciccioli) il 22 marzo del 2019 il giovane, ai domiciliari sempre per reati di natura sessuale, uscì dall’abitazione e in strada si imbatté in una giovane mamma che in braccio aveva una bambina di poco più di due anni, la afferrò e tentò di baciarla. «Solo un minuto, fatti toccare, o tu o tua figlia», le avrebbe detto dopo averla afferrata per una mano tirandole i capelli e cercando di accostarla a sé per baciarla. La donna reagì graffiandolo e lui scappò via. Accusato di tentata violenza sessuale aggravata ed evasione, nel corso del processo il pubblico ministero modificò il reato da tentato a consumato.

Oggi la discussione e la condanna: tre anni di reclusione, il suo legale, l’avvocato Emanuele Senesi, ha già anticipato la volontà di impugnare la sentenza in appello una volta lette le motivazioni che saranno depositate tra 90 giorni.
A novembre del 2018 il tunisino aveva avvicinato una donna e le si era letteralmente aggrappato: «Dammi un bacio» le aveva detto prima di essere raggiunto da una spruzzata di liquido al peperoncino in faccia. Tre giorni prima aveva inseguito per strada una 16enne, l’aveva raggiunta nell’Hotel House e lì l’aveva costretta a subire palpeggiamenti. Tra gennaio e aprile 2018 aveva molestato cinque donne: due 17enni e tre over 50, tra le vittime anche una donna con i postumi di un ictus e una donna che tornava a casa spingendo la carrozzina della figlia invalida.

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