Cronaca

Pieve Torina, rompe il guinzaglio e morde una donna al polpaccio: proprietaria del cane condannata

Settecento euro di multa è la pena inflitta. L'imputata dovrà pagare anche una provvisionale di 2.000 euro. Il fatto era avvenuto nel tardo pomeriggio del 25 settembre 2022

Un cane meticcio (foto d'archivio)

PIEVE TORINA – Dopo aver rotto il guinzaglio un meticcio di taglia media aveva morso la proprietaria di un pastore tedesco a un polpaccio. La padrona del meticcio, accusata di lesioni personali colpose, è stata condannata al pagamento di 700 euro di multa e di 2.000 euro di provvisionale alla vittima.
L’aggressione risale al tardo pomeriggio del 25 settembre del 2022. Quel giorno la proprietaria del meticcio aveva dato il proprio cane a un conoscente che lo aveva portato a passeggio. A un certo punto però, in base a quanto ricostruito, il cane avrebbe visto un pastore tedesco, anche questo al guinzaglio, e avrebbe iniziato a spingere verso l’altro animale. Lo avrebbe fatto così forte da spezzare il guinzaglio, poi una volta raggiunto aveva morso la proprietaria che per evitare che i due cani entrassero in contatto, si era messa davanti al suo dando le spalle al meticcio.

La donna aggredita era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Camerino dove era stata medicata e poi dimessa con una prognosi di 10 giorni. Qualche tempo dopo aveva sporto querela contro la proprietaria del meticcio. La vicenda era quindi finita all’attenzione del giudice di pace di Camerino Maria Giuseppina Vita, alla prima udienza il pubblico ministero aveva invitato le parti a raggiungere un accordo ma senza esito così il procedimento era andato avanti. Oggi la discussione: il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha chiesto la condanna dell’imputata (difesa dall’avvocato Giovanni Fedeli) al pagamento di mille euro di multa, il giudice ha invece disposto una multa di 700 euro oltre al pagamento di 2.000 euro di provvisionale alla vittima, parte civile con l’avvocato Francesco Copponi. Sarà il giudice civile invece a quantificare il risarcimento anche in considerazione del danno estetico subito dalla vittima.

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