Cronaca

Non si ferma all’Alt, scatta l’inseguimento a sirene spiegate. Arrestato dopo una folle fuga a Morrovalle

In manette un 33enne maceratese. Accusato di resistenza a pubblico ufficiale, oggi ha patteggiato 15 mesi, pena sospesa ed è tornato in libertà. Nella fuga aveva tentato di speronare i carabinieri, ecco la vicenda

MORROVALLE – Non si ferma a un posto di blocco nel Fermano, lo inseguono carabinieri e polizia, lui fugge, tenta di speronare i militari, a bordo di una Suzuki Swift arriva quasi a falciare un gruppo di giovani seduti ai tavolini all’esterno di un pub a Morrovalle. Dopo 10 minuti di inseguimento tra Civitanova, Montecosaro e Morrovalle con lampeggianti e sirene accese, le due auto delle forze dell’ordine gli bloccano la strada, lui scende e strattona i carabinieri cercando di scappare ma viene messo a terra e bloccato. È finita con le manette strette ai polsi la folle corsa di un 33enne maceratese arrestato la sera di sabato scorso dai carabinieri della Compagnia di Civitanova.

Il giovane, poco dopo le 21 aveva forzato un posto di controllo nel Fermano, i carabinieri del locale Radiomobile gli avevano imposto l’Alt ma lui aveva premuto il piede sull’acceleratore ed era fuggito via. Immediatamente era scattata la segnalazione di quell’auto rossa arrivata sia ai carabinieri sia alla polizia di Civitanova. La fuga della Swift era stata intercettata alle 21.50 da due auto delle due forze di polizia in direzione di Montecosaro Scalo, ma nonostante sirene e dispositivi luminosi accesi, nonostante la paletta mostrata per indicargli l’Alt e i lampeggiamenti prolungati con i fari, l’auto ha continuato la folle corsa zigzagando tra le auto in marcia. I carabinieri più di una volta lo aveva affiancato ma invece di fermarsi l’automobilista aveva proseguito la corsa tentando di speronare l’auto dei militari. Arrivato nel territorio di Morrovalle il 33enne ha imboccato via Brodolini accelerando e passando accanto ad alcuni ragazzi che erano seduti ai tavolini posti all’esterno di un pub. Alla fine dopo 10 minuti di inseguimento, arrivati all’incrocio con via Carducci l’auto dei militari ha sorpassato la Swift bloccandogli la strada, subito dietro si è posizionata l’auto degli agenti del commissariato impedendogli così di scappare in retromarcia.

A bordo c’erano due giovani, quello alla guida, il 33enne, dopo essere sceso ha strattonato i carabinieri per cercare di continuare la fuga a piedi ma è stato atterrato e ammanettato. I due sono stati portati in caserma a Civitanova e per l’automobilista è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. In auto, sul sedile posteriore c’era un involucro con 0,4 grammi di cocaina e i carabinieri ritenendo che potesse aver assunto lo stupefacente prima di mettersi alla guida lo hanno invitato a sottoporsi al relativo accertamento, il 33enne si è rifiutato ed è stato denunciato a piede libero per guida sotto effetto di stupefacenti. Informato il pubblico ministero di turno dell’arresto, il sostituto procuratore Enrico Barbieri ha disposto che il giovane venisse trattenuto in camera di sicurezza fino all’udienza di convalida e direttissima. Il giovane ha così trascorso la notte, la domenica e la notte successiva nella camera di sicurezza e oggi è stato portato in Tribunale a Macerata.

Davanti al giudice Andrea Belli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo il 33enne ha chiesto scusa, ha detto che aveva perso il lavoro due giorni prima, poi tramite il proprio legale Alberto Cristallini, ha patteggiato la pena di 15 mesi di reclusione (pena sospesa) per resistenza a pubblico ufficiale ed è tornato in libertà.

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