Cronaca

Montemarciano, vandali devastano il Palasport. La condanna del sindaco Bartozzi: «Guai a chi dice che è una ragazzata» – LE FOTO

Ignoti hanno agito nella notte, forzando una porta d'ingresso per poi allagare la struttura e fare danni per decine di migliaia di euro. Un vero e proprio raid

Una macchinetta del caffè gettata sulla scalinata del PalaMenotti

MONTEMARCIANO – Hanno scaricato estintori, allagato tribune e locali, provocato il corto circuito degli impianti elettrici e persino buttato un distributore automatico di bevande su una scalinata. Vandali scatenati nella notte a Montemarciano. Preso di mira, il palasport PalaMenotti di via delle Querce, palestra utilizzata dagli studenti dell’Istituto comprensivo Montemarciano-Marina ma anche dalla società sportiva Urp Montemarciano basket che vi svolge le attività sportive di altre discipline per allenamenti e iniziative.

Ingenti i danni, addirittura potrebbe essere da sostituire tutto il parquet dove sono stati scaricati estintori e acqua. Indignazione e rabbia tra gli Amministratori e i cittadini, per un gesto ignobile che danneggia tutti. Oltretutto, sembra che chi si è introdotto all’interno della struttura lo abbia fatto con il chiaro e solo intento di fare danni: non è stato asportato nulla all’interno.

Ad accorgersi dell’intrusione, questa mattina, è stata una collaboratrice Ata, che ha notato una porta aperta nell’ingresso della palestra. Ha avvisato il vice sindaco Andrea Tittarelli, il quale si è recato a controllare insieme al geometra capo ufficio responsabile del patrimonio comunale. I vandali – certamente in azione più di una persona – avevano scardinato la porta d’ingresso servendosi magari di un piede di porco o di un arnese metallico, scaricato gli estintori sia nelle tribune che nel parquet del palazzetto e lasciato la manichetta dell’antincendio aperta, provocando un allagamento nella parte alta del palazzetto dove si trovano le tribune. L’acqua, erogata per tutta la notte, è finita fino al parquet e filtrata attraverso il soffitto e i canali dell’illuminazione nei piani sottostanti dove si trovano gli spogliatoi e la stanza dove sono ubicati i quadri elettrici e del riscaldamento, mandando in corto circuito gli impianti. Anche questo un danno molto importante. Allagati anche corridoi e gli spogliatoi. È stato inoltre rovesciato sulla scalinata un distributore automatico di caffè, sono stati scaricati gli estintori sul campo da basket e hanno rotto un vetro della scuola media con un sasso. Un vero e proprio raid.

Il vetro del plesso scolastico frantumato con un sasso.

Il vice sindaco ha allertato i carabinieri della locale Stazione, che si sono recati a effettuare un sopralluogo, constatando l’intrusione e l’atto vandalico, che ha provocato danni ingenti alla struttura (intorno alle decine di migliaia di euro). La palestra al momento è inagibile. Un danno anche per la società Upr Montemarciano Basket che si allena proprio al PalaMenotti. Sono in corso da parte dei tecnici comunali le stime esatte dei danni, che dovranno essere quantificati. Un gesto ignobile che come detto ricadrà sulla collettività, non solo in termini di mancato utilizzo della struttura ma anche di dispendio delle risorse comunali.

Indignato il Sindaco Damiano Bartozzi: «Un brutto atto vandalico che ha procurato migliaia e migliaia di euro di danni al palazzetto dello sport. Chiunque abbia fatto un atto di questo genere ha leso il diritto di tutti ad usufruire di una struttura che rappresenta un luogo di aggregazione per la comunità e che ora, probabilmente, dovrà rimanere chiusa impedendo lo svolgimento delle attività sportive normalmente previste. Guai – conclude il primo cittadino – a chi dice che è una ragazzata. Queste persone non meritano il rispetto di nessuno». Intanto, i carabinieri della locale Stazione hanno avviato subito le indagini per risalire all’identificazione dei responsabili.
Solidarietà al Montemarciano Basket e a tutte le Società che si allenano al PalaMenotti arriva anche dalla FIP-Federazione Italiana Pallacanestro: «Un gesto di ignobile vigliaccheria davanti al quale non ci sono parole se non quelle di condanna estrema verso gli autori e di vicinanza massima a chi lo ha subito».  

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