Cronaca

Maxi incendio tra Castelfidardo, Loreto e Porto Recanati: proseguono le operazioni di bonifica

Alle attività delle Fiamme Rosse si aggiungono le indagini dei Carabinieri Forestali per capire le cause che hanno sprigionato le fiamme. Ecco le novità

Le sterpaglie bruciate

CASTELFIDARDO – Per tutta la notte di oggi (2 agosto) sono proseguite le operazioni di spegnimento dell’incendio che ha devastato diversi ettari di terreno (ancora non quantificati) nei comuni di Castelfidardo, Loreto e Porto Recanati domenica 1 agosto, con tre squadre dei Vigili del fuoco. All’1.15 è stato dato il nulla osta per la riapertura della linea ferroviaria Adriatica. Oggi proseguono le operazioni di bonifica e sorveglianza con due squadre dei vigili del fuoco coordinate dal posto di comando avanzato attivo da ieri. Le persone evacuate dal camping Numana blu ieri sera tardi sono tornate nel camping. Non c’è stato bisogno di trovare una soluzione alternativa fortunatamente. Le quattro famiglie di Castelfidardo, nonostante la predisposizione di strutture fidardensi, hanno trovato alloggio dai parenti.

L’incendio

Maxi incendio: ecco cosa dicono i sindaci

Il sindaco di Loreto Moreno Pieroni afferma: «Ho partecipato ieri sera (1 agosto) alla riunione operativa con il Coc. L’incendio è stato circoscritto e la situazione si è stabilizzata, gli ospiti del camping evacuati ieri pomeriggio sono potuti rientrare. È stata comunque una notte di attenzione e monitoraggio: i Vigili del fuoco sono ancora al lavoro e la nostra Protezione civile è allertata per ogni evenienza. Il nostro palazzetto dello Sport è a disposizione come punto attrezzato di prima accoglienza nel caso la situazione tornasse ad alto livello di rischio. In attesa di nuovi aggiornamenti, voglio ringraziare tutti coloro che si sono adoperati senza sosta per superare questo lunghissimo e difficile pomeriggio: le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, l’Arma Aeronautica, la Protezione civile e il personale del Comune nei settori di competenza. Più in generale, un ringraziamento va al Centro operativo comunale, che ancora una volta ha dimostrato di essere un valido strumento nelle emergenze».

Il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani aggiunge: «Per i residenti del Comune di Castelfidardo interessati dall’emergenza incendio è stato predisposto un punto di accoglienza nei pressi della palestra Crocette in via Gandhi. Inoltre per l’emergenza di evacuazione dei comune maggiormente colpiti dal numero di persone evacuate, abbiamo messo a disposizione altre tre strutture. I Vigili del fuoco, la Protezione civile e delle forze di polizia stanno facendo un lavoro eccezionale per domare le fiamme e per regolare il blocco della viabilità dovuto alla chiusura della statale e dell’autostrada. Speriamo che si possa arginare al più presto questa serie infinita di roghi».

Il sindaco di Numana Gianluigi Tombolini: «Mi sento di esprimere pubblicamente un sentito ringraziamento al prefetto di Ancona Darco Pellos, che ha diretto e coordinato in modo magistrale le operazioni dei soccorsi. Anche il presidente Francesco Acquaroli ha voluto essere presente e seguire passo passo con noi le operazioni di spegnimento del rogo, compiute dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Ancona, guidati in maniera egregia dall’ingegner Damiano Zurlo. Il mio elogio va inoltre a tutte le Forze dell’ordine che sono state presenti, dando ciascuna il proprio prezioso contributo: la Capitaneria di Porto, la Protezione civile, i Guardiafuochi, il Comando dei Carabinieri, il sindaco di Castelfidardo Ascani, il sindaco di Porto Recanati Mozzicafreddo, la Croce Rossa e i Vigili Urbani. Non da ultimo ringrazio tutti i turisti coinvolti per l’ordine e la collaborazione dimostrata. Solo la sinergia e la professionalità di quanti sono intervenuti hanno consentito di riportare in tempi brevi l’ordine e la sicurezza».

Le indagini

Al momento i carabinieri forestali tengono aperte tutte le piste: si tratta di certo della mano di un uomo ma non si sa se il dolo è stato volontario (piromane) oppure se qualcuno, nel tentativo di bruciare sterpaglie o rifiuti, abbia causato il disastro ambientale.

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