Cronaca

Matelica: marijuana nel Wc, 28enne arrestato dai carabinieri

Il blitz nel casolare dell'uomo è avvenuto ieri mattina. I militari hanno sentito tirare più volte lo sciacquone, i 100 grammi di droga sono stati recuperati nel pozzetto fognario

I carabinieri durante un controllo

MATELICA – L’operazione dei carabinieri è scattata ieri mattina in un casolare di Matelica. All’interno c’era un commerciante 28enne residente a Fabriano ma domiciliato nel comune del Maceratese. Erano da poco passate le 11 quando i carabinieri della locale Stazione insieme ai colleghi di Fiuminata, dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Camerino e del nucleo cinofili della Compagnia di Pesaro con i cani antidroga Kevin e One hanno raggiunto l’abitazione in una zona di campagna.

In mano avevano un decreto di perquisizione ma quando sono arrivati, dalla finestra hanno visto il 28enne raggiungere il bagno e hanno sentito tirare ripetutamente lo sciacquone. Si sono quindi identificati e hanno intimato al giovane di aprire la porta ma senza esito. Alla fine hanno sfondato la porta e raggiunto l’uomo che era in bagno col cellulare in mano e ai piedi due buste, una vuota l’altra con un’infiorescenza di marijuana. Intuito quello che poteva appena essere accaduto, i carabinieri hanno raggiunto i due pozzetti fognari collegati all’abitazione e una volta rimossi i due tombini hanno trovato diversi quantitativi di marijuana che galleggiavano. Così, appurato che la droga poteva provenire solo dall’abitazione del 28enne (dal momento che la casa ha un’unica rete fognaria e nelle vicinanze non ci sono altre abitazioni), tutto il quantitativo è stato portato in caserma e sottoposto a specifico controllo che ha dato esito positivo: si trattava di 100 grammi di marijuana.

Dell’attività è stato informato il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Vincenzo Carusi, che ha disposto l’arresto del 28enne e la sua collocazione a casa in regime di domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per questa mattina dinanzi al giudice Barbara Cortegiano e al pubblico ministero Raffaela Zuccarini in Tribunale a Macerata. Il giovane, difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto del foro di Ancona, ha deciso di rispondere alle domande dei magistrati e ha affermato che la marijuana era per uso personale. «La compro per curare una patologia ansiogena, ho anche le certificazioni mediche», ha precisato per poi aggiungere di non aver aperto ai carabinieri per paura perché la prima auto che aveva visto arrivare non aveva i colori d’istituto. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di firma, poi l’udienza è stata rinviata al prossimo 21 febbraio. «In quell’occasione – ha affermato il legale a margine dell’udienza – valuteremo sul da farsi, in casa non è stato trovato denaro, né materiale per il confezionamento delle dosi e il bilancino sequestrato non è di quelli di precisione ma da cucina».

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