Cronaca

Maddalena Urbani, resta in carcere il pusher siriano. È l’unico indagato per la sua morte

Davanti al Gip il 64enne ha detto che l'eroina trovata in casa era per uso personale. Gli analisti forensi stanno conducendo accertamenti su computer e telefonino della vittima. Il funerale avverrà in forma privata

Maddalena Urbani

Resta in carcere Abdul Aziz Rajab, il pusher siriano di 64 anni nella cui abitazione a Roma è stata trovata senza vita Maddalena Urbani, la figlia 20enne del medico eroe di Castelplanio Carlo Urbani. È quanto ha deciso il Gip al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi oggi, nel corso del quale il giudice ha convalidato l’arresto dello straniero per la detenzione illegale di stupefacenti.

Nell’appartamento popolare sulla Cassia, quello della tragedia, gli investigatori avevano rinvenuto durante il sopralluogo una dose di eroina da 0,5 grammi. L’uomo aveva dichiarato essere per uso personale. Tuttavia il magistrato ha revocato la misura dei domiciliari decidendo per la detenzione a Regina Coeli.

Il siriano è anche l’unico indagato per la morte di Maddalena, gli viene contestata la fattispecie “morte in conseguenze di altro reato”. Le prime risultanze dell’autopsia hanno evidenziato che la ragazza sia deceduta a causa di una intossicazione di sostanze esogene non ben identificate e che non abbia subìto violenze fisiche. Ma gli accertamenti tossicologici e peritali andranno avanti per stabilire l’ora del decesso e capire se vi sia stato un ritardo nel chiamare i soccorsi, oltre che per identificare le sostanze che hanno portato al decesso.

Le indagini proseguono su un doppio filone: gli agenti del Commissariato Flaminio e della Questura di Roma la prossima settimana risentiranno Carola, l’amica 23enne di Maddy, che era con lei nelle ultime ore di vita. La giovane nel primo interrogatorio avrebbe fatto il nome di un altro uomo, chiamato “il libico”, che gli investigatori stanno cercando di rintracciare. D’altra parte, gli analisti forensi stanno conducendo indagini tecniche e informatiche sui dispositivi elettronici e provider delle due ragazze, oltre che sui telefoni, passando al setaccio profili social, rubriche telefoniche, contatti e chat… Un lavoro intenso e minuzioso che potrebbe far emergere aspetti utili alle indagini sul decesso della giovane Maddy.

Domani i familiari potranno ritirare il nullaosta del magistrato alla sepoltura e riportare la salma a Castelplanio, dove sarà allestita la camera ardente già venerdì 2 aprile dalle 10,30. Per l’ultimo saluto, la mamma Giuliana Chiorrini, i fratelli Tommy con Martina e Luca con Giulia, le nonne Maria e Luisa, gli zii e i cugini hanno scelto una forma privata. Ma in occasione del 21esimo compleanno di Maddy, il 3 maggio, sarà organizzato un saluto pubblico a cui tutti i veri amici potranno prendere parte.

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