Cronaca

Macerata, lei lo lascia lui le mette il gps in borsa e la minaccia: «Faccio una strage». Condannato

Quattro anni di reclusione è la pena inflitta oggi dai giudici in composizione collegiale del Tribunale di Macerata. Imputato è un 41enne di origine straniera

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Quattro anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia. È la pena inflitta oggi dal collegio del tribunale di Macerata presieduto dal giudice Roberto Evangelisti a un 41enne di origine straniera che per l’accusa, sostenuta in aula dal pubblico ministero Stefania Ciccioli, avrebbe sottoposto la compagna italiana a maltrattamenti psicologici e fisici. Diverse sarebbero state le minacce rivolte alla donna: «Sono pronto a fare una strage», «Ti ho fatto una promessa, che ti farò male. Quando meno te lo aspetti ti farò male».

Tutto sarebbe iniziato nell’estate del 2021 quando la compagna aveva deciso di interrompere la relazione con l’uomo con cui aveva avuto dei figli. Per l’accusa il 41enne avrebbe reagito alla notizia della separazione con insulti e minacce di morte, in un’occasione per controllarla le avrebbe anche messo un dispositivo Gps nella borsetta. All’epoca la vittima agli inquirenti riferì anche che l’ex compagno si ubriacava e diventava aggressivo. Una volta al ritorno da un pranzo in cui erano stati invitati con i figli lui l’avrebbe fatta scendere dall’auto e l’avrebbe presa per il collo. A ottobre del 2022 l’uomo avrebbe ripreso a minacciarla di morte, più di una volta le avrebbe detto: «Ti ho fatto una promessa, che ti farò male. Quando meno te lo aspetti ti farò male».

Un giorno l’avrebbe seguita fino alla Stazione dei carabinieri dove lei si era recata per denunciarlo e mentre lei era in caserma lui le avrebbe aperto il bagagliaio della macchina dove c’erano delle valige, avrebbe scattato una foto e l’avrebbe inviata a suo fratello. Le condotte maltrattanti sarebbero proseguite fino al 2022.

Oggi la discussione e la sentenza. L’imputato era difeso dagli avvocati Vando Scheggia e Mirela Mulaj, una volta lette le motivazioni i difensori proporranno appello.

Ti potrebbero interessare