Cronaca

Macerata, blitz in via Severini: trovate 65 dosi di eroina. Pusher 29enne in manette

Si tratta di un nigeriano disoccupato, in regola col permesso di soggiorno. In casa trovati quasi 4.000 euro. Le indagini della squadra mobile sono scattate dopo i recenti episodi di overdose nel capoluogo

(foto Adobe Stock)

MACERATA – Blitz in un appartamento di via Severini, trovate 65 dosi di eroina, in manette pusher nigeriano di 29 anni. È il secondo arresto in meno di una settimana eseguito dagli agenti della squadra mobile di Macerata nella stessa zona. Giovedì scorso era finito in manette un 23enne albanese trovato con 70 grammi di eroina.

L’attività investigativa dei poliziotti della Mobile, guidati dal commissario capo Matteo Luconi, è stata intensificata nei giorni scorsi a seguito dei due episodi di overdose che si sono susseguiti nel capoluogo (a distanza di tre giorni l’uno dall’altro, il primo mortale il secondo fortunatamente no). Attraverso mirati servizi gli investigatori hanno accertato la fitta rete di clienti che si rifornivano dal nigeriano, in base a quanto accertato dagli inquirenti i consumatori, dopo aver concordato un appuntamento per telefono, si incontravano per strada con lo spacciatore che trasportava in bocca le dosi da cedere per eludere eventuali controlli della polizia.

Il commissario capo Matteo Luconi, dirigente della Squadra Mobile di Macerata

Dopo aver studiato il modus operandi dell’extracomunitario, ieri mattina, mercoledì 30, i poliziotti della Mobile, col supporto del personale delle Volanti, sono entrati in azione. Hanno colto di sorpresa il 29enne mentre usciva da casa in via Severini e sono poi rientrati con lui nell’appartamento – che il giovane utilizzava come deposito dello stupefacente – situato al secondo piano seminterrato di un immobile (che si trova poco distante da quello dove, sei giorni prima, avevano arrestato il pusher albanese 23enne).
È stato così che gli agenti hanno trovato nella camera da letto del giovane 55 grammi di eroina (suddivisa in 62 dosi chiuse in confezioni termosaldate di forma sferica contenute in un bicchiere all’interno di un armadietto, e 3 dosi, in forma di ovuli, erano conservate in un piccolo frigo) e quasi 4.000 euro in banconote di piccolo taglio, custodite nell’armadietto e in un marsupio, ritenuti sicuro provento dello spaccio di eroina. Il pusher è stato quindi dichiarato in arresto e condotto su disposizione del pubblico ministero Vincenzo Carusi, in carcere a Montacuto in attesa della fissazione dell’udienza di convalida. È difeso dall’avvocato Francesca Pettinari.

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