Cronaca

Jesi, topo d’auto riarrestato dai Carabinieri: stavolta va in carcere

Era stato notato trafficare su auto in sosta lungo viale della Vittoria mercoledì mattina da un militare libero dal servizio

I carabinieri di Jesi

JESI – Se per l’irriducibile topo d’auto non c’era due senza tre, stavolta quei furtarelli sulle auto in sosta commessi in pieno giorno lungo viale della Vittoria, sono costati il carcere. Il 30enne ucraino residente a Jesi – già arrestato dai Carabinieri il 3 giugno e il 17 luglio per furti sulle auto – è stato di nuovo colto in flagranza di reato. Mercoledì era sgattaiolato dentro una vettura parcheggiata in viale della Vittoria, nei pressi della discesa di via Rinaldi e stava frugando nel portaoggetti e nell’abitacolo a caccia di qualcosa da sgraffignare. Aveva appena preso un paio di occhiali da sole quando è stato riconosciuto da un Carabiniere dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Jesi che passeggiava, libero dal servizio, e che ha subito capito quello che il 30enne stava facendo. Già noto alle forze di polizia per i suoi precedenti legati ai furti, l’ucraino ha cercato di sottrarsi al controllo ingaggiando una colluttazione con il coraggioso militare che nel frattempo aveva anche allertato i colleghi del 112. Tuttavia ogni tentativo di sfuggire è andato fallito, poiché il militare è riuscito a bloccarlo. Nel frattempo sono intervenuti anche i colleghi della Stazione di Chiaravalle, che lo hanno ammanettato e portato alla caserma di corso Matteotti per l’identificazione e il disbrigo delle pratiche del caso. Sottoposto a perquisizione, il 30enne è stato trovato in possesso di uno smartphone prelevato dall’abitacolo di un autocarro parcheggiato nelle vicinanze e di un paio di occhiali da sole asportati dentro la vettura dove era stato notato. Dichiarato nuovamente in arresto per il reato di furto aggravato, ha atteso agli arresti domiciliari presso la sua abitazione l’udienza di convalida celebrata con rito direttissimo ieri al Tribunale di Ancona. Il giudice dottor Carlo Cimini dopo aver convalidato l’arresto, ha accolto la richiesta del pubblico ministero dottor Giovanni Centini e disposto quindi la misura cautelare della custodia in carcere, visto che in meno di due mesi l’ucraino era stato arrestato altre due volte per fatti analoghi. Grazie alla prontezza di riflessi del carabiniere jesino, intervenuto nonostante fosse libero dal servizio, il topo d’auto ha collezionato il suo terzo arresto che gli è valso un soggiorno al carcere di Montacuto.  
 

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