Cronaca

Jesi, presunti abusi su pazienti psichiatriche in una struttura riabilitativa residenziale: i due gestori ai domiciliari

La struttura privata esercitava ospitalità dal 2018. Gli abusi sessuali per i quali è sospettato un 86enne sarebbero andati avanti da circa un anno

JESI – Un uomo di 86 anni e una donna, responsaibili di una struttura riabilitativa residenziale privata di Jesi, sono stati posti agli arresti domiciliari. I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato di Fabriano, il 15 aprile, hanno tratto in arresto un 86enne italiano, colto in flagranza del reato di violenza sessuale aggravata ai danni di una donna affetta da gravi patologie psichiatriche, ospitata presso una struttura riabilitativa residenziale privata di Jesi.

Da quanto appreso durante la fase di indagini, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, l’uomo, secondo l’ipotesi investigativa, profittando e strumentalizzando la sua posizione di preminenza, in qualità di responsabile/gestore della struttura, da circa un anno, avrebbe molestato e abusato sessualmente non solo quella donna ma anche altre ospiti presenti nella struttura. La struttura esercitava ospitalità dal 2018. Le violenze sarebbero andate avanti da circa un anno.

L’indagine trae origine da una segnalazione indirizzata alla locale Procura della Repubblica, nella quale si portava a conoscenza di gravi fatti segnalati all’interno della residenza, raccontati da una delle pazienti nel corso di un colloquio clinico avvenuto presso il Centro di Salute Mentale di Jesi. Durante il colloquio, la paziente, in modo dettagliato, aveva descritto le condizioni abitative a cui sarebbero state sottoposte le ospiti: utilizzo scarsissimo del riscaldamento nei mesi invernali, lucchetti alle finestre e porte chiuse a chiave nelle ore notturne, senza accesso alle chiavi e al telefono, in assenza di una figura notturna di supporto, punizioni con sottrazioni di cibo e a volte corporali, percosse, calci e pugni, da parte dei gestori della struttura.

Nella giornata dell’8 aprile un’altra paziente, alloggiata presso la stessa struttura, era stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Jesi con una ferita al lobo dell’orecchio destro, che secondo quanto sostenuto dalla donna sarebbe stata provocata dal titolare della struttura che, con violenza, le avrebbe afferrato l’orecchio per punirla, provocandole una ferita all’attaccatura cutanea dell’orecchio.

Il 17 aprile, all’esito dell’arresto in flagranza dell’uomo, eseguito all’interno della struttura, il GIP presso il Tribunale di Ancona, ha convalidato il provvedimento precautelare adottato nei confronti dell’86enne e, contestualmente, ha disposto nei suoi confronti e nei confronti della moglie, contitolare della struttura, gli arresti domiciliari; quest’ultima in merito agli pisodi di maltrattamento e lesioni personali che sarebbero stati commessi in danno delle donne ospitate.
Il provvedimento costituisce una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, il destinatario della misura, precisa la Questura di Ancona in una nota stampa, è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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