Cronaca

Jesi, condannato per maltrattamenti in famiglia e stupefacenti aveva fatto perdere le tracce: arrestato

Gli agenti del Commissariato lo hanno rintracciato e rinchiuso al carcere di Montacuto di Ancona. La sua posizione verrà valutata per un eventuale provvedimento di espulsione

JESI – Già gravato da un ordine di esecuzione per la carcerazione da parte dell’Autorità Giudiziaria per un cumulo di pene, un cittadino tunisino di 56 anni si era reso irreperibile facendo perdere le sue tracce, certo che lo attendesse il carcere.
Gli agenti del Commissariato di Jesi, diretti dal dirigente Mario Sica, a seguito di minuziose indagini sono riusciti a rintracciare l’uomo e ad arrestarlo. Le volanti del Commissariato lo hanno individuato nella mattinata di oggi, mercooledì 10 marzo, e catturato.

L’uomo, disoccupato e da diversi anni residente a Jesi, si era reso responsabile alcuni anni fa di reati che vanno dallo spaccio di stupefacenti ai maltrattamenti in famiglia. A seguito di cumulo di pena, è stata emessa la condanna con l’ordine di carcerazione. L’uomo pertanto, espletate le formalità di legge, è stato rinchiuso nel carcere di Montacuto di Ancona dove espierà la pena. Inoltre, attese le procedure vigenti in materia di immigrazione, la sua posizione verrà valutata per un eventuale provvedimento di espulsione o ridimensionamento del titolo di soggiorno.

L’arresto eseguito dagli agenti del Commissariato rientra nell’ambito delle quotidiane attività finalizzate al controllo del territorio, alle quali si unisce l’impegno costante dell’osservazione delle prescrizioni in materia di contrasto alla diffusione del virus Covid-19, emergenza sanitaria e sociale su cui l’attenzione anche delle forze dell’ordine resta sempre altissima.  

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