Cronaca

Fossombrone, lutto per il sindaco Gabriele Bonci: è mancata la mamma

È morta all’ospedale di Urbino Florenza Renzi, madre del primo cittadino: l'84enne era stata ricoverata nel nosocomio urbinate da giorni, a causa del Coronavirus

Gabriele Bonci, Sindaco di Fossombrone
Gabriele Bonci, Sindaco di Fossombrone

FOSSOMBRONE – Lutto per sindaco di Fossombrone Gabriele Bonci: è mancata infatti all’ospedale di Urbino dove era ricoverata, Florenza Renzi, madre del primo cittadino. L’84enne, che era ospite della residenza protetta Castellani di Fossombrone, era stata ricoverata nel nosocomio urbinate da giorni, a causa del Coronavirus.

A raccontare il terribile lutto è stato proprio Bonci attraverso i canali social: «Ebbene sì, maledetto Covid 19, sei riuscito a portarti via anche mamma. Nello stesso giorno, il 15/04, in cui se ne era andato anche babbo nel 2003, grazie e complimenti! Come stai portando via tante, troppe persone nel mondo, in Italia, a Fossombrone. Specialmente gli anziani non li sopporti proprio eh? Chissà che male ti hanno fatto…Mi piace ricordarti cosi: sigarettina insieme dopo il caffè alla Casa di Riposo, alla faccia del virus. Ciao Ma!».

La bacheca del Sindaco è stata letteralmente inondata da messaggi di vicinanza
e cordoglio a cui il primo cittadino ha voluto rispondere con un lungo e sentito post: ha voluto condividere non solo il suo stato d’animo ma anche alcune considerazioni sul difficile periodo che siamo tutti chiamati a vivere: «Grazie, grazie di cuore a tutti, da parte mia e di mia sorella. Mi state travolgendo di cordoglio tra chiamate, Facebook e WhatsApp, non so nemmeno se ho letto tutte le centinaia di messaggi e commenti, tantomeno ho risposto, vorrete scusarmi. E una simile dimostrazione di affetto non può che far piacere in questi momenti».

Prosegue Bonci: «Sinceramente non pensavo che sarebbe successo così in fretta, mamma tutto sommato era malata da poco tempo. Il virus con lei è stato molto veloce, almeno in questo è stato clemente. Le condizioni purtroppo sono precipitate rapidamente, unico motivo di consolazione è che credo, spero, non abbia sofferto troppo a lungo. Già dalle prime linee di febbre avevo però capito come sarebbe finita, ormai lo conosciamo bene quest’infame, e non credo troppo nei miracoli. In queste situazioni cerchi di fartene una ragione, di prepararti, pensi che aveva i suoi anni, che le vere tragedie sono altre, che devi ritenerti fortunato ad avere avuto la mamma viva fino a 50 anni suonati, ma quando arriva il momento non sei mai veramente pronto. Ma soprattutto è il modo che non lo puoi accettare, il fatto che non puoi più vederli, che debbano morire da soli, questo davvero non lo accetterò mai».

E conclude: «Ho sempre cercato però di andare avanti come prima, perché il mondo va comunque avanti, con o senza di te. E piangere un po’ va bene, devi pur sfogare, ma poi si riparte. E allora domattina sarò di nuovo in ufficio, al lavoro come tanti di voi, perché sono il Sindaco di una città che mi ha scelto, e che ha bisogno di me per quel poco o molto che posso fare, specialmente in questo periodo. Ma tornerò presto anche a postare le solite stupidaggini ed i video col gatto. Li ho fatti lo stesso, anche se sapevo che una parte di me se ne stava andando, mi servivano per distrarmi e per distrarvi. Anche a lei piacevano molto gli animali, e all’ospizio mi chiedeva sempre di farle vedere video di cani o gatti, o le foto dei miei pelosi. È facile sorridere quando le cose vanno bene, adesso lo è molto meno. Ma nonostante tutto dobbiamo sempre trovare la forza per un sorriso, altrimenti saremmo già morti dentro. Io invece sono ancora vivo, e continuerò a sorridere alla vita, hai capito virus? Grazie di nuovo a tutti!».

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