Cronaca

Evade dai domiciliari e gira in bici per Civitanova: «Ero uscito a comprare l’eroina»

Si è giustificato così oggi in aula il 31enne civitanovese arrestato mercoledì dalla polizia. Il giovane è al quarto arresto da inizio anno

CIVITANOVA – «Ero uscito a comprare l’eroina». Si è giustificato così questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Macerata, Andrea Belli, e al pubblico ministero, Francesca D’Arienzo, il 31enne civitanovese arrestato mercoledì scorso per evasione. Il giovane, che ha un processo in corso per estorsione, maltrattamenti e lesioni nei confronti dei genitori, da agosto dello scorso anno aveva il divieto di avvicinarsi al padre e alla madre e per questo gli era stato applicato il braccialetto elettronico.
Nonostante il provvedimento per tre volte si era presentato a casa dei genitori, una volta aveva pranzato con loro, altre volte era andato a prendere degli effetti personali e tutte e tre le volte (a gennaio, settembre e ottobre) era stato arrestato. Non gli era mai stata applicata una ulteriore misura perché quel tipo di reato non lo prevede, ma dopo il terzo arresto gli era stata aggravata la misura in essere ed era finito agli arresti domiciliari.

Venerdì alle 14 una pattuglia della Volante lo aveva visto in bici in via Abruzzo, lo aveva fermato e lo aveva arrestato per evasione. Difeso dall’avvocato Vando Scheggia, oggi il 31enne in aula ha detto di essere uscito per comprare una dose di eroina. Da quanto emerso il braccialetto elettronico non aveva suonato perché era tarato per il solo divieto di avvicinamento, non per i domiciliari, per questo motivo il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto la modifica sul dispositivo per garantire entrambe le esigenze cautelari, nel frattempo è stata depositata anche un’ulteriore richiesta di aggravamento della misura (per la detenzione in carcere). L’udienza è stata rinviata a febbraio per la prosecuzione della direttissima.

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