Cronaca

Civitanova, contromano nel sottopasso uccise un istruttore di guida: 85enne condannato

Il tragico incidente che costò la vita al 56enne Oriano Mataloni avvenne il 25 agosto del 2016. I familiari nel frattempo sono stati risarciti

CIVITANOVA – Viaggiando verso sud prese contromano la rampa di uscita dal sottopasso Esso lungo via Cristoforo Colombo, sulla Statale, uccidendo un istruttore di scuola guida di 56 anni. Oggi a distanza di otto anni da quel drammatico incidente un 85enne umbro è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione e alla sospensione della patente per due anni.

Era il 25 agosto del 2016 quando Oriano Mataloni, istruttore di scuola guida conosciutissimo in città, stava percorrendo la rampa di uscita del sottopasso a Fontespina con il suo scooter. Stava tornando a casa, era quasi uscito sulla Statale quando si trovò davanti una Fiat 500 L. Nel cercare di effettuare una manovra di emergenza Mataloni perse il controllo del mezzo, cadde a terra e finì sotto l’auto. Un impatto devastante che gli provocò gravi lesioni interne al torace e all’addome che non gli diedero scampo. Alla guida dell’auto c’era un 78enne umbro con la moglie.
Sul posto arrivarono i soccorritori che trasportarono l’istruttore di scuola guida in ospedale dove morì poco dopo, mentre gli agenti della Polizia Stradale erano impegnati a effettuare i rilievi per ricostruire l’accaduto. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che l’allora 78enne procedeva in direzione sud ad una velocità di circa 42 km/h quando, arrivato in corrispondenza delle rampe di entrata e di uscita dal sottopasso, imboccò quest’ultima contromano e dopo aver percorso 39 metri era entrato in collisione frontale con lo scooter Beverly di Mataloni.

Oggi il processo a carico dell’automobilista accusato di omicidio stradale e celebrato dinanzi al giudice del Tribunale di Macerata Federico Simonelli si è chiuso con la condanna a un anno e otto mesi di reclusione e a due anni di sospensione della patente. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo aveva chiesto la condanna a due anni. I familiari della vittima nel frattempo sono stati risarciti.

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