Cronaca

Controlli tra Ancona e Numana, multa a ristoratore per prodotti ittici senza tracciabilità

Sanzioni anche per il titolare di un supermercato per le carenti condizioni igienico-sanitarie della struttura e delle attrezzature. I controlli svolti dai carabinieri

ANCONA – Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha condotto una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale finalizzata alla verifica di strutture veterinarie che erogano prestazioni terapeutiche e curative a favore degli animali da compagnia, dotate anche di servizi di pronto soccorso.

Complessivamente sono stati ispezionati 682 tra ospedali, cliniche e ambulatori veterinari, rilevando 178 obiettivi non conformi. I controlli hanno interessato anche la provincia di Ancona dove i carabinieri del Nas, supportati dai militari del locale Comando Provinciale Carabinieri, hanno eseguito controlli in quindici diverse cliniche veterinarie dotate di pronto soccorso. In un caso hanno segnalato alla competente autorità amministrativa e sanitaria il direttore sanitario per non aver ottemperato alle norme sulla corretta tenuta dei registri di entrata ed uscita dei farmaci veterinari ad azione stupefacente, irrogando la sanzione per la violazione amministrativa pari a 500 euro. I militari del Nas di Ancona, sempre supportati dai militari del Comando Provinciale Carabinieri hanno eseguito diverse ispezioni nei comuni di Ancona e Numana, nell’ambito di una serie di altri controlli ai prodotti ittici.

Anche in questo caso sono stati segnalati alla competente autorità amministrativa e sanitaria i titolari di un ristorante e di un supermercato; il primo, per aver detenuto ai fini della somministrazione circa 29 kg di prodotti ittici vari – del valore di circa 1.000 euro – privi di ogni indicazione utile alla loro rintracciabilità; il secondo, per aver mantenuto i locali di esercizio e le attrezzature in carenti condizioni igienico-sanitarie e strutturali. I prodotti ittici sono stati sottoposti a sequestro mentre sono state elevate complessivamente sanzioni amministrative per un importo pari a 2.500 euro.  

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