Cronaca

Civitanova, viola il divieto e va dai genitori: 31enne arrestato

Il giovane è attualmente imputato in un processo per le accuse di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti del padre e della madre

Foto d'archivio

CIVITANOVA – Alle prime ore del mattino di oggi è andato dai genitori nonostante il divieto di avvicinarsi a loro e nonostante il braccialetto elettronico. Per questo motivo un 31enne di Civitanova è stato arrestato dalla polizia, ma è stato messo subito in libertà. Il giovane è attualmente imputato in un processo (pendente in primo grado al Tribunale di Macerata) per le accuse di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti del padre e della madre. Le violenze diventate oggetto del procedimento riguardano episodi che sarebbero avvenuti nel 2021 ma anche dopo quella data i maltrattamenti sarebbero proseguiti tanto che ad aprile dello scorso anno il padre, sia per porre fine alle violenze, sia per cercare di aiutare il figlio, aveva presentato una denuncia, parlando di minacce di morte e aggressioni verbali subite e finalizzate ad ottenere somme di denaro anche consistenti.

Gli avvocati Mirela Mulaj e Vando Scheggia

I genitori avevano scoperto che il figlio faceva uso di droghe e gli atteggiamenti nei loro confronti diventavano sempre più aggressivi, tanto che dopo due mesi il padre era di nuovo dalle forze dell’ordine. Il genitore avrebbe riferito dei maltrattamenti subiti da lui stesso ma anche dalla madre del 31enne e avrebbe aggiunto che la situazione si stava aggravando. A seguito delle denunce il pubblico ministero titolare del fascicolo aveva chiesto l’applicazione di una misura cautelare nei confronti del giovane per tutelare i genitori e il gip Giovanni Maria Manzoni, ad agosto scorso, aveva ritenuto adeguata come misura l’allontanamento dall’abitazione familiare col divieto di avvicinarsi ai genitori disponendo anche l’applicazione del braccialetto elettronico.

Questa notte il giovane ha violato le prescrizioni ed è stato arrestato da una pattuglia della polizia del locale commissariato. Gli agenti però lo hanno dovuto rimettere subito in libertà perché per quel tipo di reato non è prevista alcuna misura cautelare (la norma infatti prevede l’arresto obbligatorio in flagranza ma senza l’applicazione della misura). Difeso dagli avvocati Vando Scheggia e Mirela Mulaj, a breve dovrà essere fissata l’udienza di convalida dell’arresto dinanzi al gip.

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