Cronaca

Civitanova, sorpreso nella notte a rubare in un’auto: in manette 34enne algerino

È successo in via della Vela poco prima delle 5. Una pattuglia dei carabinieri impegnata in servizi di controllo ha notato lo sportello aperto e un uomo dentro che rovistava

CIVITANOVA – Sorpreso di notte dai carabinieri in una Mercedes a frugare all’interno dell’abitacolo, in manette un algerino di 34 anni. È successo questa notte, poco prima delle 5, in via della Vela a Civitanova. Una pattuglia dei carabinieri del Norm impegnata in un servizio di controllo aveva notato una Mercedes C-270 parcheggiata lungo la strada con lo sportello del lato passeggero anteriore aperto. Da lontano i militari avevano visto qualcuno seduto all’interno intento a frugare e avevano deciso di intervenire a controllare.

Quando lo hanno raggiunto l’algerino ha cercato di uscire dall’auto ma è stato subito bloccato, sullo sportello c’erano i segni di effrazione, per aprirlo infatti l’extracomunitario aveva danneggiato la serratura. Nel giro di poco tempo è stato rintracciato il proprietario dell’auto che è corso in strada ad accertare il danno e l’eventuale furto subìto, alla fine mancavano 12.40 euro dal vano porta oggetti. L’algerino è stato quindi arrestato per furto aggravato e condotto in caserma per essere identificato e per le formalità di rito. Dagli accertamenti eseguiti subito dopo è emerso che si tratta di un 34enne senza fissa dimora, irregolare in Italia, con precedenti di polizia in particolare nelle provincie di Fermo ed Ascoli e diversi alias forniti nel tempo alle forze dell’ordine. Non solo.

Lo scorso ottobre il questore di Fermo aveva emesso nei suoi confronti un ordine di lasciare il territorio nazionale. Dell’arresto è stato informato anche il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Vincenzo Carusi. L’extracomunitario, difeso d’ufficio dall’avvocato Alessandro Paciaroni, questa mattina è comparso in Tribunale a Macerata per la convalida dell’arresto e il conseguente giudizio direttissimo. Davanti al giudice Domenico Potetti si è giustificato dicendo di aver forzato l’auto per dormirci. Poi, tramite il proprio legale, ha patteggiato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di un anno, pena sospesa, ed è tornato in libertà.  

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