Cronaca

Castelfidardo, il Museo della fisarmonica riapre al pubblico

A distanza di quasi quarant’anni, dopo un sostanzioso intervento di restyling logico e strutturale, il 9 maggio lo scrigno di via Mordini verrà restituito alla fruizione della città di cui è un simbolo e dei numerosi turisti

Una scorsa edizione del Premio Internazionale di fisarmonica

CASTELFIDARDO – Il 9 maggio 1981 veniva inaugurato in una giornata di festa passata legittimamente alla storia, il Museo internazionale della fisarmonica fortemente voluto dagli amministratori dell’epoca e da personalità di spicco come il maestro Gervasio Marcosignori per dare una degna rappresentazione e vetrina al patrimonio culturale e artigiano fidardense.

A distanza di quasi quarant’anni, dopo un sostanzioso intervento di restyling logico e strutturale, il 9 maggio lo scrigno di via Mordini verrà restituito alla fruizione della città di cui è un simbolo e dei numerosi turisti che, con una media di 15mila visite all’anno, lo rendono tra i più apprezzati delle Marche. «Il Museo della fisarmonica testimonia la geniale vocazione artistica e imprenditoriale del nostro tessuto civile e se ne è inteso esaltare il valore conciiliano tradizione e innovazione. Un gioiello che appartiene a tutte le generazioni e a cui tutti possono contribuire cogliendo l’opportunità fornita dall’art bonus», spiega il sindaco Roberto Ascani annunciando che attraverso il Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali) è stata attivata la procedura. Un progetto di 47mila euro pensato per realizzare ulteriori opere di abbellimento atte a migliorare la visibilità della sede e ad arricchire gli ambienti interni.

Dopo gli interventi murari ed edili finanziati per buona parte da fondi europei messi a disposizione dalla Regione svolti nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza, si stanno perfezionando gli ultimi dettagli dando la possibilità alle aziende del territorio di entrare a far parte del gruppo di lavoro e della squadra di mecenati di un nobile progetto. L’Art bonus è pratica ampiamente diffusa, che permette di usufruire di rilevanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta nella misura del 65 per cento, come previsto dalla legge sulle erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura. «L’azione dell’Amministrazione a favore della promozione e della tutela della fisarmonica si esplica per altro in più direzioni – chiude il primo cittadino -. Sono in itinere infatti anche le complesse procedure per inserire lo strumento ad ancia nel patrimonio Unesco».

È ufficiale intanto il nuovo regolamento del Premio “Città di Castelfidardo” con tutte le novità del 2020 e del nuovo montepremi che quest’anno sfiorerà i 30mila euro. Elemento distintivo del Pif2020 a settembre saranno i premi speciali: concerti premio e borse di studio offerti grazie ai contributi dei nostri sponsor. Quest’anno il vincitore della categoria “Premio” avrà ben 5+1 concerti nei più importanti festival al mondo (Lituania, Belgio, Serbia, Portogallo e al Trofeo Mondiale Cma) con l’aggiunta di un concerto con l’Orchestra filarmonica della Calabria. Il tema del festival “Tutti i colori del mondo” sarà alla base della categoria “Composizione classica” con una formazione orchestrale originale che eseguirà la premiere mondiale del brano vincitore, nella serata conclusiva al teatro Astra di Castelfidardo. Debutta quest’anno la categoria “Astor Piazzolla award”. Riconfermato il regolamento della sezione Jazz per “solisti” o “gruppi” con la possibilità di suonare con un trio di professionisti (chitarra, batteria, basso) che l’organizzazione del Premio metterà a disposizione gratuita ai primi cinque richiedenti. Torna la sezione per fisarmoniche elettroniche/digitali, cioè il “Gervasio Marcosignori award”. Rimane fissata al 31 agosto la data di chiusura delle iscrizioni (30 aprile per la classica composizione), così come viene confermata l’ospitalità (pernotto) per i primi cento candidati che la richiederanno.

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