Cronaca

Castelfidardo, minaccia una donna con il coltello e si dà alla fuga: arrestato

Iniziate le ricerche del fuggitivo, anche con l’aiuto dei Vigili del fuoco per le verifiche sul tetto, l’uomo è stato scovato nel vano sotto il lavabo della cucina, rannicchiato ed ancora armato di un coltello a serramanico

I carabinieri
I carabinieri

CASTELFIDARDO – Arrivata la richiesta al numero di emergenza 112 da un’abitazione di Castelfidardo, i carabinieri sono arrivati subito sul posto sabato 24 luglio. Alcuni condomini avevano sentito urla di aiuto proferite da una donna che si trovava nel vano scala del loro edificio. I militari, una volta giunti sul posto, hanno appurato che due persone discutevano animatamente all’interno di un’abitazione. Chiesto loro di aprire, mentre la donna si precipitava giù per le scale, l’uomo guadagnava la fuga verso l’interno della casa.

Le ricerche

Iniziate le ricerche del fuggitivo, anche con l’aiuto dei Vigili del fuoco di Osimo per le verifiche sul tetto, l’uomo è stato scovato all’interno di un vano sottostante il lavabo della cucina, rannicchiato ed ancora armato di un coltello a serramanico di circa 19 centimetri.

L’arresto

I Carabinieri della Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, un tunisino, 35enne residente a Porto Recanati ma senza fissa dimora, resosi responsabile di violazione di domicilio, minaccia aggravata e violenza privata nei confronti di una donna, 38enne sua conoscente, e porto illegale di armi.

La vicenda

La frequentazione dei due, meri conoscenti, si era interrotta recentemente, ed il 35enne non aveva accettato l’interruzione del rapporto. Sabato è entrato nell’abitazione con la forza e, dopo aver bloccato la ragazza per i capelli, privata dello smartphone, l’ha minacciata con il coltello. Durante le indagini è emersa una condotta di ripetuti tentativi posti in essere dal tunisino negli ultimi giorni, di presentarsi sotto casa della donna e provare ad entrare, ma sempre rifiutati. Stamattina, 26 luglio, l’Autorità giudiziaria ha convalidato il provvedimento precautelare, disponendo l’associazione dell’indagato alla Casa circondariale di Montacuto.

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