Cronaca

Castelbellino in lutto per Simone Filipponi, vittima dell’incidente sul lavoro alla CNH

Il cordoglio dei familiari, dei colleghi della "B.F." Montaggi e del Comune di Castelbellino. Disposti accertamenti per chiarire la dinamica

Simone Filipponi
Simone Filipponi

CASTELBELLINO – Lutto nel mondo del lavoro dopo il tremendo incidente sul lavoro mortale di ieri alla CNH Industrial di Jesi.
Tre territori – Jesi, Apiro e Castelbellino – uniti dal cordoglio per Simone Filipponi, 55 anni, contitolare della ditta “B.F. Montaggi snc” di via Gramsci a Castelbellino, azienda nata nel 2003 e specializzata nella vendita, installazione, manutenzione e riparazione di chiusure civili e industriali, coperture mobili e sportive. Un’azienda che Simone Filipponi, originario di Apiro, aveva fondato insieme al socio Claudio Barigelli.

La “B.F.” ha un rapporto continuativo con la CNH, quella di ieri mattina era una manutenzione straordinaria che doveva concludersi in giornata. Un lavoro che Simone e la sua squadra di manutentori avrebbero dovuto portare a termine senza difficoltà. Invece qualcosa è andato storto: non è chiaro se Filipponi, che stava lavorando da solo sul tetto della CNH per l’installazione di pannelli isolanti, abbia avuto un malore o se abbia ceduto la struttura sulla quale stava lavorando. Fatto sta che è precipitato nel vuoto, facendo un volo di sei metri.

L’ambulanza davanti all’ingresso della Cnh di Jesi

Inutili, purtroppo, tutti i tentativi di rianimarlo. È morto sul colpo. Saranno gli accertamenti necroscopici a chiarire cosa è successo. La salma, a disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi. Intanto, tra i dipendenti regnano dolore e sconforto.

Il dolore di colleghi e famiglia

«Era una gran persona – dicono affranti alla B.F. – un lavoratore, sempre disponibile, dedito solo al lavoro e alla famiglia. Aveva fondato l’azienda nel 2003. Era esperto nel suo lavoro, lo faceva da 35 anni…non capiamo cosa possa essere accaduto, in quel momento era da solo sul tetto». Aveva le imbragature, Simone, che da decenni lavorava sui tetti. La squadra di operai della B.F. che stava lavorando insieme a lui alla CNH lo ha visto precipitare e per quanto tempestivo l’allarme al 112, con l’intervento dell’eliambulanza Icaro01 e delle ambulanze della Croce verde di Jesi, è stato tutto dannatamente inutile.

Simone Filipponi lascia nel dolore la moglie, due figli di 17 e 19 anni, la sorella e i genitori. Una famiglia che ha dovuto rivivere, con dolore e incredulità, una tragedia vissuta anni prima quando anche il fratello di Simone, Giuseppe, aveva perso la vita, precipitando dal tetto di un granaio dove era salito per controllarne l’integrità. Aveva 44 anni, era il 2013. Oggi quel maledetto nastro di dolore si riavvolge impietoso, con la stessa dinamica e lo stesso tragico epilogo.

La solidarietà

Solidarietà e vicinanza alla famiglia di Simone Filipponi, che vive a Castelbellino Stazione, anche da parte del Comune di Castelbellino. «L’amministrazione comunale di Castelbellino esprime, a nome dell’intera comunità, la propria partecipazione al dolore della famiglia, dei colleghi e delle persone vicine alla vittima – si legge in una nota -; le circostanze, la dinamica e le eventuali responsabilità saranno oggetto di chiarimenti. Non è però accettabile che si possa morire per lavorare ed è compito di tutte le Istituzioni collaborare per vigilare e garantire condizioni di lavoro sicure».

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