Cronaca

Caos pulmini a Castelfidardo: presto un’App per risolvere i disagi

A breve sarà implementata un'applicazione che permetterà ai genitori, o a chi per loro, di conoscere percorsi, orari e comunicazioni di servizio in tempo reale su ogni scuolabus circolante sul territorio t

CASTELFIDARDO – Ci sono state proteste i primi giorni di scuola per i ritardi del servizio di trasporto a Castelfidardo. «Mio figlio ha aspettato il pulmino 20 minuti fuori dalla scuola. Hanno sbagliato il giro e anziché alle 12.30 me l’hanno riportato alle 13.35 nella fermata sbagliata», denuncia un padre. In tanti hanno dovuto andarsi a riprendere i figli direttamente a scuola. «Uno paga per un servizio, non per un disservizio – aggiunge una mamma -. Alla fine dopo mille telefonate sono andata a prendere mio figlio che intanto era poco distante dall’edificio scolastico». Un bambino è stato riaccompagnato a casa dalla maestra. Un servizio di fondamentale importanza, che il Comune di Castelfidardo da qualche anno non gestisce più direttamente ma tramite ditte terze.

«Questo è il secondo anno che abbiamo a che fare con i protocolli covid e già l’anno scorso si erano verificati parecchi disservizi in concomitanza dell’inizio della scuola, come ritardi, disorganizzazione, bambini riconsegnati alle famiglie con ore di ritardo o addirittura lasciati proprio a piedi – dicono dalla sezione fidardense di Fratelli d’Italia -. Se l’anno scorso vi erano delle attenuanti dovute alla pandemia, ciò che è successo quest’anno ha dell’incredibile. I volontari che fanno servizio sui pulmini hanno detto che sono stati forniti loro i vecchi elenchi degli studenti ammessi al servizio e che comunque non sono tenuti a fare da guida agli autisti. L’amministrazione comunale spieghi cosa è successo, perché quando si tratta di servizi per i bambini non sono ammessi errori».

La possibile soluzione: a breve un’App

Dopo i disagi generalizzati dei primi due giorni in particolare, oggi le problematiche sono state drasticamente contenute richiamando e concordando una linea di azione più efficiente con la ditta appaltatrice del servizio, la Ago Uno srl. Dall’analisi effettuata nella riunione tecnica è emerso che una serie di problemi ha innescato una catena di ritardi che si sono riverberati sulle famiglie, sui bambini, sul personale Ata e sulle scuole: «Abbiamo chiesto immediate spiegazioni e soluzioni alla Ago Uno, che ha mostrato estrema disponibilità ad accogliere anche domande last minute pur di non lasciare a piedi i piccoli utenti, ma ciò ha appesantito l’organizzazione e la fluidità del servizio, che ora sta tornando a regime», spiega l’assessore ai Trasporti Romina Calvani esprimendo il rammarico dell’intera amministrazione comunale. L’azienda si è anche impegnata a fare subito chiarezza sugli itinerari e sulle liste inerenti ciascun pulmino, potenziando le corse e mantenendosi sempre sotto la soglia della capienza massima come da disposizioni anti covid in vigore.

A breve sarà implementata una app che permetterà ai genitori, o a chi per loro, di conoscere percorsi, orari e comunicazioni di servizio in tempo reale su ogni scuolabus circolante sul territorio. Ago Uno inoltre ha garantito la presenza costante nell’ufficio di piazzale don Minzoni aggiungendo una ulteriore linea telefonica, onde evitare il sovraccarico delle chiamate sul numero già attivo.

Il consigliere di opposizione (e candidato con la lista Uniti e attivi) Lorenzo Catraro afferma: «Le dichiarazioni della Giunta Ascani sui pesanti disservizi nella gestione del servizio trasporto scolastico sono inaccettabili. Sembrano dichiarazioni di chi viene da Marte: sono anni che il servizio c’è ed un disservizio simile non c’è mai stato. Il servizio di trasporto scolastico è un servizio pubblico essenziale e di pubblico interesse, per questo, anche se si affida il servizio ad un’impresa esterna tramite appalto e si scaricano le responsabilità e la gestione su di essa, il controllo secondo la logica ed il contratto spetta all’amministrazione, sindaco in testa. Controllo che dai risultati non sembra essere stato fatto o se fatto insufficiente. La cosa ancora più grave è che l’anno scolastico 2020-21 finito da poco aveva dato segnali di una possibile difficile partenza a settembre quindi ci saremmo aspettati da parte della Giunta un’attenzione maggiore ed una attività molto forte di programmazione ma considerata la partenza e lamentele ciò non sembra avvenuto. Speriamo vivamente, per i bambini e le famiglie, che il servizio torni normale ma credo che la prossima amministrazione dovrà metterci mano subito per evitare questi ed altri possibili problemi, considerato oltretutto che questo è l’ultimo anno del contratto che dovrà essere riappaltato o trovata altra soluzione».

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