Cronaca

Autolavaggi low cost irregolari, quattro chiusi nel Maceratese, due sequestrati

I controlli sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata a Civitanova, Tolentino e nel capoluogo

MACERATA – Autolavaggi low cost irregolari, scattano i controlli. I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata guidato dal maresciallo Martino Danilo Di Biase, insieme ai colleghi del Gruppo Tutela del lavoro di Venezia, coadiuvati dal Servizio ispettivo della Itl di Macerata e dell’Arma territoriale (con il coordinamento della Procura di Macerata), hanno eseguito una serie di controlli in quattro attività gestite da stranieri, esercenti attività di lavaggio auto “low cost”. A seguito delle verifiche eseguite i militari hanno proceduto al sequestro preventivo di due autolavaggi, uno nella zona di Civitanova e uno a Tolentino, gestiti da un egiziano e un pakistano (identificati due lavoratori in nero e uno senza permesso di soggiorno). Sia questi, sia altri due autolavaggi di Macerata e Civitanova sono stati chiusi per omessa applicazione della normativa anti-contagio da Covid-19.

Nello specifico, da qualche giorno i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro monitoravano i lavoratori impiegati negli autolavaggi incessantemente tutti i giorni compresa la domenica, senza l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, né generici né specifici per il contagio anti-Covid. In quelle attività è stata riscontrata un’alta affluenza degli automobilisti, determinata soprattutto dal basso costo delle prestazioni lavorative (circa 10-15 euro ad auto). Venerdì scorso personale dei carabinieri Ispettorato del lavoro, Servizio ispettivo e carabinieri dell’Arma territoriale hanno proceduto ad una serie di controlli a seguito dei quali è emerso per tutte le aziende controllate: la completa assenza del rispetto della normativa obbligatoria in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (risultata del tutto assente e in un caso addirittura contraffatta) e nello specifico non era stato elaborato alcun Dvr (documento di valutazione dei rischi), non era stata fornita alcuna informazione/formazione ai lavoratori nonché non era stata garantita la sorveglianza sanitaria per gli stessi. È stato inoltre accertato l’impiego dei lavoratori privi di dispositivi di protezione individuale (generici e specifici anti contagio covid-19), violazione che ha determinato il provvedimento di chiusura per cinque giorni per tutte le aziende controllate. Nel corso delle attività sono state rilevate numerose violazioni dei diritti dei lavoratori che sono ancora in fase di accertamento, nonché gravi violazioni in materie di sicurezza e salute dei lavoratori.

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