Cronaca

Fermata auto al casello di Civitanova: sequestrati 500 articoli per fumatori di contrabbando

Gli accessori per fumatori erano stati illecitamente importati dallo Stato di San Marino e erano destinati a rivendite di tabacchi della fascia costiera e dell’entroterra marchigiano

La vettura con la merce sequestrata. Deferito il responsabile

MACERATA – Operazione dei finanzieri del Gruppo di Macerata: sequestrati oltre 500 mila prodotti accessori ai tabacchi da fumo soggetti ad imposta di consumo, importati in contrabbando da San Marino. Segnalato alla locale Procura il responsabile.

Continua, senza sosta, l’attività di controllo economico del territorio delle Fiamme Gialle maceratesi, finalizzata alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti. In tale contesto, a seguito dell’approfondimento di specifiche analisi di rischio e di una capillare attività di controllo economico del territorio, i finanzieri del Gruppo di Macerata fermavano, nei pressi del casello autostradale di Civitanova Marche, una vettura carica di merce. L’ispezione dell’autoveicolo consentiva di rinvenire oltre mezzo milione di prodotti accessori ai tabacchi da fumo (tra cui cartine arrotolate senza tabacco, filtri e cartine semplici), soggetti ad imposta di consumo in base al Decreto Legislativo n. 504/95.

Le preliminari operazioni condotte dai militari permettevano di accertare la detenzione e il trasporto illecito dei predetti articoli, in quanto la persona che li trasportava non deteneva alcuna documentazione fiscale che ne giustificasse l’acquisto e che ne attestasse il preventivo versamento della relativa imposta di consumo, né la stessa possedeva alcuna licenza autorizzatoria all’acquisto dei beni in esenzione d’imposta.

In particolare, le indagini svolte dai finanzieri maceratesi consentivano di constatare che gli accessori per fumatori erano stati illecitamente importati dallo Stato di San Marino e che erano destinati a numerose rivendite di tabacchi della fascia costiera e dell’entroterra marchigiano, che al momento sono in corso di identificazione.

La stringente normativa di settore, volta a scongiurare l’evasione pressoché “istantanea” in tale comparto, atteso che tali beni di larghissimo consumo, acquistati e rivenduti “in nero”, vengono immediatamente collocati sul mercato senza lasciare alcuna traccia fiscale, equipara tali illeciti al “contrabbando” di tabacchi lavorati esteri, con tutte le conseguenti sanzioni del caso. Difatti, chi viene fermato con un quantitativo superiore ai 10 chilogrammi di tabacco lavorato estero di contrabbando, è punito con una multa pari a 5 euro per ogni grammo di prodotto e con la reclusione da due a cinque anni.

Nel caso specifico, utilizzando appositi indici di equivalenza forniti dall’Amministrazione Finanziaria, il trasportatore è risultato detenere circa 27 chilogrammi di prodotti “equivalenti” al tabacco di contrabbando.

Tutti gli articoli per fumatori illecitamente detenuti, in aggiunta all’autovettura utilizzata per il trasporto, sono stati sottoposti a sequestro e la persona che li trasportava, da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna, è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale per garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato pienamente concorrenziale su cui basare lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno.

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