Cronaca

Morto al porto di Ancona, disposta l’autopsia sul capo operaio di Fincantieri. Sequestrato il cellulare

L'uomo, un 43enne originario di Augusta in Sicilia, residente a Falconara Marittima, si sarebbe lanciato nel vuoto per 20 metri. Un volo che non gli ha lasciato scampo

La nave dove è accaduto l'incidente all'interno del cantiere dorico

ANCONA – Si sarebbe suicidato secondo gli inquirenti il 43enne capo operaio di Fincantieri, morto poco dopo le 12,30 di oggi (15 dicembre) al porto di Ancona, in seguito ad un tragico volo di 20 metri.

L’uomo, impiegato tecnico di bordo, originario di Augusta in Sicilia, viveva a Falconara Marittima con la compagna, era separato dalla moglie e aveva due figli. Non si conoscono ancora le motivazioni alla base del gesto, ma secondo alcuni testimoni, l’operaio prima di buttarsi nel vuoto avrebbe ricevuto una chiamata, poi è stato visto scavalcare la balaustra e buttarsi nel vuoto.

Il 43enne si è lanciato dal settimo piano del ponte della Viking, la nave in costruzione nel cantiere dorico che sarebbe dovuta partire giovedì per cinque giorni di navigazione in mare aperto, per le prove tecniche prima del varo.

A nulla sono valsi i soccorsi degli operatori del 118 che hanno tentato in ogni modo di rianimare l’uomo. Sulla vicenda sta indagando la Polmare. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo del 43enne. La Polmare ha sequestrato il cellulare della vittima per controllare chiamate e messaggi, e nei prossimi giorni ascolterà familiari e amici per far luce sulla tragica vicenda.
Sul posto oggi anche la Capitaneria di Porto e i Carabinieri della Stazione di Ancona. La salma si trova all’obitorio dell’ospedale regionale di Torrette.

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