Cronaca

Ancona, chiama il 112 temendo una truffa a domicilio ma erano veri incaricati. I carabinieri invitano a segnalare

Una donna di 47 anni è stata insospettita dalla visita di due operatori dell'energia, ma alla verifica dei militari gli addetti erano regolari. I carabinieri incoraggiano a segnalare visite sospette

ANCONA – Teme una truffa porta a porta e chiama il 112. È accaduto nel pomeriggio del 4 gennaio, intorno alle 15,30 ad Ancona, dove una donna 47enne si è rivolta al centralino dei Carabinieri in seguito alla visita da parte di due persone che si erano qualificate come operatori dell’energia elettrica.

Alla porta dell’appartamento di via Montebello, dove vive la donna, che in quel momento era sola in casa, avevano suonato due uomini i quali avevano mostrato i tesserini di riconoscimento alla signora. La 47enne però, insospettita dalla visita, forse ritenuta “fuori orario”, e allarmata dalle notizie che si susseguono spesso sui media relative a truffe nelle abitazioni da parte di presunti addetti delle Poste, dell’Inps, delle società di energia, acqua, gas, e di enti benefici, ha preferito segnalare la questione ai militari dell’Arma.

I carabinieri del Norm, Nucleo Operativo Radio Mobile di Ancona, si sono recati immediatamente sul posto ed hanno provveduto a controllare i due operatori, constatando che effettivamente si trattava di due addetti che operavano regolarmente nel settore per il quale si erano qualificati. Un episodio, questo, che ha avuto un epilogo positivo, ma altre volte purtroppo non è così. Per questo i carabinieri incoraggiano la popolazione a segnalare le visite sospette ricevute a domicilio. Visite che saranno poi passate al vaglio dei militari con controlli tempestivi sul posto. Una collaborazione preziosa, quella fra cittadini e l’Arma, in una opera di prevenzione dei reati e di tutela delle vittime vulnerabili. Spesso a finire nel mirino dei criminali, che approfittano della buona fede delle persone, sono gli anziani, una delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Per questo i carabinieri invitano a diffidare di sconosciuti che bussano alla porta delle abitazioni private, “spacciandosi” per incaricati o funzionari di enti o aziende. In caso di sospetti è bene telefonare al 112 e segnalare l’episodio che sarà passato sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. Attenzione poi a firmare documenti, e se inavvertitamente è stato fatto entrare in casa uno sconosciuto, è bene invitarlo ad uscire mantenendo la calma, ma con decisione.

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