Cronaca

Ancona, in un attacco d’ira distrugge porte e lancia oggetti: interviene la polizia

A chiamare le forze dell'ordine la madre del 20enne: il ragazzo infatti era in regime di detenzione domiciliare

ANCONA – Durante la notte (17 marzo) i poliziotti sono intervenuti in via Pietralacroce. La donna, italiana di circa 60 anni, riferiva agli operatori che suo figlio, di circa 20 anni, aveva dato in escandescenze all’interno della loro abitazione ed aveva devastato l’appartamento. Il ragazzo, in regime di detenzione domiciliare all’interno dell’abitazione che condivideva con sua mamma, non era nuovo a questo tipo di atteggiamenti. La donna raccontava che spesso avevano avuto dei litigi che però erano sempre stati solo verbali e, riferendo di non aver subito alcun tipo di violenza da parte del figlio, si diceva solo preoccupata che, nell’occasione il giovane potesse sfogare la sua rabbia anche verso di lei.

I poliziotti, una volta entrati dentro l’abitazione, appuravano lo stato di ansia e di agitazione del giovane che alternava momenti di pianto a momenti di isteria, proferendo frasi sconnesse e decontestualizzate. Inizialmente i poliziotti non riuscivano ad instaurare un dialogo con il ragazzo ma, dopo un po’, il giovane riferiva loro di aver avuto un momento d’ira durante il quale, non riuscendo a contenere la sua rabbia, si era scagliato contro il mobilio presente nell’appartamento. Nello specifico il giovane aveva danneggiato porte, finestre e specchi, scagliando stoviglie e suppellettili in ogni stanza della casa.

In considerazione del suo stato di agitazione e di alterazione i poliziotti allertavano personale sanitario che, una volta giunto sul posto, trasportava il giovane per le cure del caso. Dopo aver tranquillizzato il soggetto i poliziotti, all’esito delle visite mediche effettuate, riportavano l’uomo nell’abitazione, ripristinando la misura in atto.

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