Cronaca

Agente di polizia penitenziaria aggredito in carcere finisce al pronto soccorso

A rivelarlo i sindacati Osapp, Uilpa, Uspp, Cnpp. Un detenuto italiano di 40 anni ha colpito l'agente dopo minacce e provocazioni. Il 18 il sit in di protesta

Il carcere di Pesaro

PESARO – Altra aggressione in carcere, agente di polizia penitenziaria finisce al pronto soccorso. A riferirlo sono i sindacati Osapp, Uilpa, Uspp, Cnpp.

«Nel primo pomeriggio di domenica 14 giugno alla Casa Circondariale di Pesaro si è consumata l’ennesima aggressione fisica ai danni di un Assistente della Polizia Penitenziaria in servizio nel reparto detentivo, da parte di un detenuto italiano di circa 40 anni il quale da diverso tempo ha ingaggiato con tutto il Personale una vera e propria lotta individuale, contrassegnata da una serie interminabile di intimidazioni, danneggiamenti di beni dell’Amministrazione e continue minacce e provocazioni giornaliere che gli sono costate già diverse denunce penali presso la locale Procura della Repubblica. Eppure non sono bastate per domare il carattere irruento e violento del detenuto, che nella giornata di ieri (14 giugno ndr.) pare per futili motivi, ha aggredito fisicamente l’Assistente di Polizia Penitenziaria che ha riportato la peggio, tanto da dover ricorrere alle cure del locale Pronto Soccorso da dove è stato successivamente dimesso con una prognosi di 10 giorni.

I rappresentanti delle suddette sigle sindacali, uniche organizzazioni sindacali che stanno portando avanti ufficialmente una battaglia contro la Direzione, già preoccupati di quanto sta accadendo nell’Istituto Pesarese, giovedì 18 giugno in occasione del sit-in che si svolgerà nei pressi del Carcere di Pesaro, protesteranno ed esigeranno che venga restituita dignità e tutela a tutto il Personale di Polizia Penitenziaria che rappresenta lo Stato e pertanto pretende rispetto e contestualmente chiederanno ai diretti e superiori Uffici un intervento tempestivo necessario a ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno dell’Istituto».

Anche per il Sappe quanto è successo è da stigmatizzare. “E’ l’ennesima aggressione al personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle carceri delle Marche –  denunciano Nicandro Silvestri e Claudio Tommasino, rispettivamente segretario regionale e vice del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe – Un detenuto ha aggredito e colpito ad una mano ed al braccio un agente di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Pesaro perché pretendeva di fare la doccia in un orario che non era quello previsto. L’uomo ha anche inveito contro il collega, minacciando lui e la sua famiglia. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono. Dove sono ora quelli che rivendicano ad ogni piè sospinto più diritti e più attenzione per i criminali ma si scordano sistematicamente dei servitori dello Stato, come gli Agenti di Polizia Penitenziaria e gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che ogni giorno rischiano la vita per la salvaguardia delle Istituzioni? Anche per questo il Sappe manifesterà giovedì mattina davanti al carcere di Pesaro”.

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